Se hai deciso di iniziare ad allenarti con i pesi, a casa o in palestra, è una buona idea, a qualunque età. Ma se non sai da dove cominciare, una una delle domande più comuni che anche tu potresti porti è: quali muscoli allenare insieme per ottenere i migliori risultati senza sprecare tempo ed energie? La buona notizia è che non esiste un unico modo “giusto” di organizzare il tuo allenamento. Esistono però principi logici e collaudati che ti aiutano a massimizzare tempi e risultati, ottimizzare il recupero e prevenire infortuni. In questa guida completa scoprirai come abbinare i gruppi muscolari in modo strategico, quali combinazioni funzionano meglio e quali schede settimanali seguire per costruire forza e massa muscolare in modo efficiente.
Perché abbinare i gruppi muscolari in modo strategico quando ti alleni con i pesi
Quando inizi ad allenarti con i pesi, potresti essere tentato di fare un po’ di tutto in ogni sessione: un po’ di petto, un po’ di braccia, un po’ di gambe. Questo approccio, però, non è ottimale per diversi motivi.
Massimizzare l’efficacia di ogni sessione significa concentrare l’energia e l’intensità su gruppi muscolari specifici. Quando alleni il petto con esercizi pesanti come le distensioni, anche spalle e tricipiti lavorano duramente. Ha senso, quindi, completare il lavoro su questi muscoli già affaticati piuttosto che lasciarli a metà e passare ad altro.
Il recupero muscolare è fondamentale per la crescita. Dopo un allenamento intenso, un gruppo muscolare ha bisogno di 48-72 ore per recuperare completamente. Abbinare i muscoli in modo intelligente ti permette di allenarti frequentemente senza sovraccaricare gli stessi gruppi due giorni di fila. Se alleni petto e tricipiti lunedì, potrai dedicare martedì alle gambe mentre la parte superiore recupera.
Prevenire infortuni e sovrallenamento è cruciale, soprattutto per chi inizia. Allenare troppo spesso gli stessi muscoli o combinare gruppi che richiedono troppa energia nella stessa sessione può portare a stanchezza eccessiva, calo della tecnica e maggior rischio di farsi male.
Gestire meglio l’energia durante la sessione significa dare priorità ai gruppi muscolari più grandi e agli esercizi più impegnativi all’inizio, quando sei fresco e concentrato. Abbinare un grande gruppo muscolare (come le gambe o il dorso) con uno più piccolo (come i bicipiti o i polpacci) ti permette di dare il massimo su entrambi.

Le logiche di abbinamento: quali muscoli allenare insieme e perché
Esistono diverse filosofie di allenamento con i sovraccarichi e i pesi, ognuna con una logica precisa. Vediamo le principali e quando utilizzarle.
Muscoli agonisti e sinergici: la logica Push-Pull
Questa è probabilmente l’approccio più diffuso e intuitivo. Si basa sul principio di allenare insieme i muscoli che lavorano in sinergia durante i movimenti.
Movimenti di Spinta (Push): Petto, Spalle Anteriori e Tricipiti
Quando fai una distensione su panca, un push-up o un military press, questi tre gruppi muscolari lavorano insieme. Il petto è il motore principale nelle spinte orizzontali, le spalle anteriori in quelle verticali, mentre i tricipiti intervengono in entrambi i movimenti per estendere il gomito. Allenarli insieme è logico: sono già affaticati dagli esercizi composti, quindi ha senso completare il lavoro con esercizi di isolamento.
Movimenti di Trazione (Pull): Dorso e Bicipiti
Ogni volta che tiri verso di te un peso – che sia una sbarra per le trazioni, un bilanciere nel rematore o un manubrio nel curl – il dorso fa il lavoro pesante mentre i bicipiti assistono nella flessione del gomito. Anche qui, l’abbinamento è naturale e permette di sfruttare al meglio la pre-attivazione dei bicipiti durante gli esercizi per il dorso.
Questo tipo di abbinamento è ideale per chi vuole sessioni intense e produttive, massimizzando il pompaggio muscolare e l’efficienza del tempo trascorso ad allenarsi.
Muscoli antagonisti: il Metodo Alternato
Un approccio diverso, ma altrettanto valido, è quello di allenare gruppi muscolari opposti nella stessa sessione. Mentre un muscolo lavora, il suo antagonista riposa, e viceversa.
Esempi classici:
- Petto e Dorso
- Bicipiti e Tricipiti
- Quadricipiti e Femorali
Questo metodo offre alcuni vantaggi interessanti. Primo, permette un recupero attivo: mentre il petto si contrae, il dorso si allunga e recupera. Secondo, può migliorare la performance complessiva: alternare esercizi per gruppi opposti mantiene alta l’intensità senza affaticare eccessivamente un singolo distretto muscolare. Terzo, favorisce l’equilibrio muscolare, importante per la postura e la prevenzione degli infortuni.
Questo approccio è ottimo per chi vuole sessioni lunghe ma sostenibili, con tempi di recupero leggermente più brevi tra le serie.
Upper/Lower Split: semplicità ed equilibrio
La suddivisione tra parte superiore e inferiore del corpo è una delle strategie più semplici ed efficaci, specialmente per chi si allena 4 volte a settimana.
Giorno Upper: Petto, Dorso, Spalle, Braccia
Giorno Lower: Quadricipiti, Femorali, Glutei, Polpacci
Questa divisione garantisce un recupero ottimale (almeno 2-3 giorni tra sessioni dello stesso tipo) e permette di dedicare attenzione a tutti i gruppi muscolari senza trascurarne nessuno. È particolarmente indicata per chi ha poco tempo e vuole allenamenti completi ma non troppo lunghi.

Cosa NON fare: gli abbinamenti da evitare
Non tutti gli abbinamenti hanno senso. Alcuni possono compromettere la qualità dell’allenamento o il recupero.
Evita di combinare due grandi gruppi muscolari molto impegnativi nella stessa sessione. Allenare gambe e dorso lo stesso giorno, ad esempio, richiede un’energia enorme: entrambi sono gruppi grandi che necessitano di esercizi pesanti e composti. Finirai per sacrificare l’intensità su uno dei due, o peggio, su entrambi.
Non allenare lo stesso gruppo muscolare due giorni consecutivi. Se hai fatto un allenamento intenso di petto lunedì, non allenare petto o tricipiti martedì. I muscoli crescono durante il riposo, non in palestra. Rispettare i tempi di recupero è fondamentale.
Non trascurare i gruppi muscolari più piccoli. Spalle, braccia, polpacci e addominali vengono spesso dimenticati o allenati con superficialità. Anche se più piccoli, meritano attenzione dedicata, magari abbinandoli a gruppi più grandi al termine della sessione.
Schede di allenamento settimanali pratiche
Ora passiamo alla pratica. Ecco tre schede settimanali adatte a diversi livelli di esperienza e disponibilità di tempo. Ogni scheda include esercizi che puoi fare sia a casa con manubri, sia in palestra con bilancieri e macchine.
Per chi si allena 3 volte a settimana: Full Body Split
Questa è la soluzione ideale per principianti o per chi ha poco tempo. Ogni sessione coinvolge tutto il corpo, garantendo stimoli frequenti e recupero adeguato.
Giorno 1 – Spinta superiore: Petto, Spalle, Tricipiti
Questo allenamento si concentra sui muscoli che spingono. Inizia con esercizi composti che coinvolgono più gruppi, poi passa a movimenti di isolamento.
Esercizi consigliati:
- Distensioni con manubri su panca piana o push-up (3-4 serie x 8-12 ripetizioni)
- Military press con manubri o lento avanti con bilanciere (3 serie x 8-10 ripetizioni)
- Dip alle parallele o french press con manubri (3 serie x 10-12 ripetizioni)
Giorno 2 – Gambe complete: Quadricipiti, Femorali, Glutei, Polpacci
L’allenamento delle gambe è il più impegnativo, ma anche il più produttivo. Le gambe sono i muscoli più grandi del corpo e stimolarle adeguatamente favorisce la produzione ormonale e la crescita complessiva.
Esercizi consigliati:
- Squat con bilanciere o manubri (4 serie x 8-12 ripetizioni)
- Stacchi rumeni o affondi (3 serie x 10-12 ripetizioni per gamba)
- Calf raise in piedi o su step (3 serie x 15-20 ripetizioni)
Giorno 3 – Trazione superiore: Dorso, Bicipiti, Addominali
Concludi la settimana con i movimenti di trazione. Il dorso è un gruppo muscolare ampio che richiede angolazioni diverse per essere sviluppato completamente.
Esercizi consigliati:
- Trazioni alla sbarra o lat machine (3-4 serie x 6-10 ripetizioni)
- Rematore con bilanciere o manubri (3 serie x 8-12 ripetizioni)
- Curl con bilanciere o manubri (3 serie x 10-12 ripetizioni)
- Plank o crunch (3 serie a cedimento o 15-20 ripetizioni)
Questa scheda ti garantisce un allenamento completo con 1-2 giorni di riposo tra le sessioni. È perfetta per iniziare a costruire una base solida di forza e massa muscolare.
Per chi si allena 4 volte a settimana: Upper/Lower Split
Questa divisione permette maggiore volume di allenamento per ogni gruppo muscolare, aumentando lo stimolo per la crescita.
Giorno 1 – Upper: Petto e Tricipiti
Esercizi consigliati:
- Distensioni su panca piana con bilanciere (4 serie x 8-10 ripetizioni)
- Distensioni su panca inclinata con manubri (3 serie x 10-12 ripetizioni)
- Croci con manubri o ai cavi (3 serie x 12-15 ripetizioni)
- Dip alle parallele o push-down ai cavi (3 serie x 10-12 ripetizioni)
Giorno 2 – Lower: Gambe Complete
Esercizi consigliati:
- Squat con bilanciere (4 serie x 6-10 ripetizioni)
- Leg press o affondi bulgari (3 serie x 10-12 ripetizioni)
- Leg curl o stacchi rumeni (3 serie x 10-12 ripetizioni)
- Calf raise (3 serie x 15-20 ripetizioni)
Giorno 3 – Upper: Dorso e Bicipiti
Esercizi consigliati:
- Stacchi da terra con bilanciere (3-4 serie x 5-8 ripetizioni)
- Trazioni alla sbarra o lat machine (3 serie x 8-10 ripetizioni)
- Rematore con manubri (3 serie x 10-12 ripetizioni)
- Curl con bilanciere e curl a martello (3 serie x 10-12 ripetizioni ciascuno)
Giorno 4 – Spalle e Addominali
Dedica una sessione alle spalle, spesso trascurate, e agli addominali per completare lo sviluppo del core.
Esercizi consigliati:
- Military press con bilanciere o manubri (4 serie x 8-10 ripetizioni)
- Alzate laterali con manubri (3 serie x 12-15 ripetizioni)
- Alzate posteriori con manubri o ai cavi (3 serie x 12-15 ripetizioni)
- Plank, crunch e russian twist (3 serie ciascuno)
Questa scheda offre un ottimo equilibrio tra volume, intensità e recupero. È ideale per chi ha superato la fase iniziale e vuole progressi più rapidi.
Per chi si allena 5 volte a settimana: Push/Pull/Legs
Questa è la routine preferita da molti appassionati di bodybuilding. Permette di allenare ogni gruppo muscolare due volte a settimana con volumi elevati e recupero adeguato.
Giorno 1 – Push: Petto, Spalle, Tricipiti
Esercizi consigliati:
- Distensioni su panca piana con bilanciere (4 serie x 6-8 ripetizioni)
- Military press con manubri (3 serie x 8-10 ripetizioni)
- Alzate laterali (3 serie x 12-15 ripetizioni)
- French press o push-down (3 serie x 10-12 ripetizioni)
Giorno 2 – Pull: Dorso e Bicipiti
Esercizi consigliati:
- Trazioni alla sbarra (4 serie x 6-10 ripetizioni)
- Rematore con bilanciere (3 serie x 8-10 ripetizioni)
- Pulley o lat machine presa stretta (3 serie x 10-12 ripetizioni)
- Curl con bilanciere (3 serie x 10-12 ripetizioni)
Giorno 3 – Legs: Gambe Complete
Esercizi consigliati:
- Squat (4 serie x 8-10 ripetizioni)
- Leg press (3 serie x 12-15 ripetizioni)
- Leg curl (3 serie x 10-12 ripetizioni)
- Calf raise (3 serie x 15-20 ripetizioni)
Giorno 4 – Push (variante)
Ripeti la struttura del Giorno 1 ma con varianti negli esercizi: ad esempio, panca inclinata invece che piana, oppure manubri invece che bilanciere.
Giorno 5 – Pull (variante)
Ripeti la struttura del Giorno 2 con varianti: rematore con manubri invece che bilanciere, trazioni presa larga invece che neutra.
Questa scheda è per chi ha esperienza, disciplina e tempo da dedicare all’allenamento. La frequenza elevata richiede attenzione alla tecnica, all’alimentazione e al riposo per evitare il sovrallenamento.

Consigli pratici ed errori da evitare
Ora che hai le schede, ecco alcuni consigli che faranno la differenza tra un allenamento mediocre e uno davvero efficace.
Inizia sempre con gli esercizi composti, poi passa all’isolamento. Gli esercizi come squat, panca, stacchi e trazioni coinvolgono più muscoli contemporaneamente e richiedono molta energia e concentrazione. Farli all’inizio della sessione, quando sei fresco, ti permette di sollevare carichi maggiori in sicurezza. Solo dopo passa a esercizi di isolamento come curl, alzate laterali o leg extension.
Dai priorità ai gruppi muscolari grandi all’inizio della sessione. Se alleni petto e tricipiti, inizia dal petto. Se alleni gambe e polpacci, inizia dalle gambe. I muscoli più grandi richiedono più energia, quindi affrontali quando hai le massime capacità fisiche e mentali.
Non trascurare il riscaldamento. Cinque minuti di cardio leggero seguiti da mobilità articolare e un paio di serie di riscaldamento con carichi leggeri preparano i muscoli e le articolazioni allo sforzo, riducendo drasticamente il rischio di infortuni.
Non saltare i giorni di riposo. Il riposo non è tempo perso: è quando i muscoli si riparano e crescono. Se ti alleni troppo frequentemente senza dare tempo al corpo di recuperare, andrai incontro a stanchezza cronica, calo delle prestazioni e maggior rischio di infortuni.
Ascolta il proprio corpo. Se un giorno ti senti particolarmente stanco, o avverti un dolore anomalo, non forzare. È meglio saltare una sessione o allenarsi più leggeri che rischiare un infortunio che ti fermerà per settimane.
Progressione graduale dei carichi. La crescita muscolare avviene quando il corpo è costretto ad adattarsi a stimoli sempre maggiori. Questo significa aumentare progressivamente il peso, le ripetizioni o le serie nel tempo. Non avere fretta: anche piccoli incrementi settimanali portano a grandi risultati nel lungo periodo.
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Conclusione
Non esiste una scheda di allenamento perfetta che funzioni per tutti allo stesso modo. Esistono però principi logici e collaudati che ti permettono di costruire una routine efficace, efficiente e sostenibile nel tempo.
Abbinare i gruppi muscolari in modo intelligente ti aiuta a massimizzare i risultati di ogni sessione, ottimizzare il recupero e prevenire infortuni. Che tu scelga un approccio Push/Pull, un Upper/Lower split o una routine full body tre volte a settimana, l’importante è seguire una logica coerente e mantenere la costanza.
Ricorda: la scheda perfetta è quella che riesci a seguire con regolarità. Sperimenta, ascolta il tuo corpo, monitora i progressi e non aver paura di modificare l’approccio se qualcosa non funziona. La palestra non è una scienza esatta, ma un percorso di scoperta personale.
Inizia con una delle schede proposte, impegnati per almeno 8-12 settimane e osserva come il tuo corpo risponde. I risultati arriveranno, un allenamento alla volta.
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