8 banali errori da non commettere con le scarpe da running

Misura, modello, consumo, allacciatura, uso e tanti altri errori da non commettere con le scarpe da running durante le proprie corse

8 banali errori da non commettere con le scarpe da running

Lo dicono tutti: le scarpe da running sono l’unica vera spesa importante e ponderata da fare quando ci si dedica alla corsa. E tuttavia ci sono alcuni banali errori nei quali più o meno tutti incappiamo con le nostre scarpe per correre. Come questi 8, assolutamente da non commettere.

Usare le stesse scarpe per correre e per andare in palestra

Ogni scarpa per il suo uso. Posto che ormai anche il più tradizionalista dei podisti s’è fatto una ragione dei motivi per cui anche un runner può trarre beneficio dall’andare in palestra, correre e allenarsi (alle macchine o seguendo routine funzionali come il Crossfit o simili) non è esattamente la stessa cosa. Le scarpe da running sono fatte per correre essenzialmente seguendo una linea continua: ammortizzano e stabilizzano ma non hanno la struttura per fare altro come sollevare pesi o fare balzi. Tantomeno sono progettate per fare repentini spostamenti laterali. E i piedi sono i primi ad accorgersene.

8 banali errori da non commettere con le scarpe da running

Comprare le stesse scarpe che comprano gli altri

Ogni piede è unico, spesso anche relativamente alla stessa persona. Per cui acquistare un paio di scarpe da running non è questione di moda del momento e nemmeno di marchio o colori fashion. Acquistare il giusto paio di scarpe da running è una questione di appoggio del piede, di conformazione corporea, di peso, di distanze che si percorrono, di frequenza con cui ci si allena, e di molto altro ancora. Quindi conviene affidarsi a un negozio specializzato che magari faccia anche un’analisi dell’appoggio del piede e che capisca le proprie esigenze.

Scegliere le scarpe da running dello stesso numero dei mocassini

Le taglie e i numeri di scarpa sono spesso indicativi e approssimativi, tra le stesse scarpe da running e ovviamente tra tipi diversi di scarpe. Quindi prima di acquistare alla cieca un paio di scarpe per correre meglio provarle, considerando anche un paio di fattori: i piedi tendono a gonfiarsi verso sera; i piedi tendono a gonfiarsi durante la corsa. Per cui un paio di scarpe che parevano perfette perché provate al mattino in negozio possono diventare strette o corte quando la sera si esce a correre. Idealmente la misura corretta per un paio di scarpe per correre è quella che lascia un dito di spazio nella punta, altrimenti il rischio di unghie nere e che si spezzano è dietro l’angolo.

 

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Allacciare le scarpe troppo larghe

Le scarpe da running non sono altro che una prosecuzione del piede finalizzata ad ammortizzare l’impatto con il suolo. Lasciare i lacci troppo morbidi induce il piede a muoversi all’interno della scarpa, vanificando l’effetto di protezione durante l’appoggio e provocando fasciti plantari o dolori al tendine di Achille. La giusta tensione per allacciare le scarpe? Semplicemente non si devono sfilare senza slacciarle.

Allacciare le stringhe troppo strette

È l’altra faccia della medaglia del punto precedente, con conseguenze ancor più semplicemente immaginabili: dolore ai tendini, irritazione, arrossamenti, gonfiore.

Usare le scarpe da running troppo a lungo

Come si diceva prima: le scarpe da running sono la naturale prosecuzione del piede e devono contenere e ammortizzare. Ma è inevitabile che passo dopo passo, chilometro dopo chilometro, i materiali con cui sono fatte si deteriorino, perdendo ogni proprietà. Quando cambiare le scarpe da running? Intorno ai 700 km è il caso di cominciare a pensarci, ma c’è chi le cambia anche prima.

Errori da non commettere scarpe running

Lavare le scarpe troppo spesso e/o in lavatrice

Certo, le scarpe si sporcano e talvolta puzzano anche. Ma occorre resistere alla tentazione di gettarle in lavatrice: l’acqua calda, la centrifuga e i detergenti devastano i materiali, accorciando la vita delle scarpe e riducendo la loro capacità di ammortizzare e contenere. Meglio tenersi un po’ di puzza di piedi e pulire a mano con un panno umido come spiegato qui. E se sono bagnate dalla pioggia stare lontano dal calorifero o dal phon: basta una pagina di quotidiano appallottolata e infilata dentro per assorbire l’umidità (e pure l’odore).

Rimanere fedeli allo stesso modello

Vero, quando ci si trova bene con un paio di scarpe si tende a non cambiarle più pensando che siano le migliori. Ma è anche vero che i marchi di scarpe da running ogni anno o due prevedono degli aggiornamenti, e lo stesso modello può diventare qualcosa di molto diverso dalla versione precedente. Normalmente le scarpe che arrivano a numerose versioni sono quelle meglio riuscite, ma spesso tra il modello 1 e il 5 non c’è più nessun punto di contatto. Anche in questo caso: prima di acquistare a scatola chiusa meglio chiedere un parere a un negoziante specializzato, o leggere le recensioni di altri runner.

>> Leggi anche: Quando cambiare le scarpe da corsa?

8 banali errori da non commettere con le scarpe da running

[immagini: Pixabay]

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