Gediminas Grinius, dalla guerra in Iraq al podio dell’UTMB

Gediminas Grinius durante l'UTMB 2016

Ogni corsa e ogni traguardo celano storie che vanno al di là del mero risultato sportivo e che meritano di essere raccontate. Come quella di Gediminas Grinius, la superstar lituana del trail running entrata in questo 2016 nel Trailrunning Team Vibram e capace di conquistare subito il secondo posto sia alla Lavaredo Ultra Trail che alla recente Ultra Trail du Mont Blanc. Certo i suoi risultati parlano da sé, come testimonia anche la seconda piazza nell’ambiziosa classifica dell’Ultra Trail World Tour 2015, ma è a strada che l’ha portato a questi risultati a essere davvero eccezionale nella sua normalità.

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Grinius non era un atleta, e ha cominciato a correre appena una decina di anni fa, prima su strada (la sua prima gara ufficiale è la mezza maratona di Vilnius del 2007), cimentandosi anche nelle 100km, e poi su sterrato, fino a scoprire il mondo del trail running. Classe 1979, nato a Ukmergė, in Lituania, Grinius era un militare, impegnato nelle operazioni nel sud dell’Iraq, ed è stato proprio durante la carriera nell’esercito che, oltre a dedicarsi al pentathlon, ha cominciato a correre. Gli serviva per staccare la spina, per meditare, per rilassarsi, se è possibile usare questo termine relativamente alla vita nei contingenti militari in zone di guerra.

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Ma lo scatto vero, definitivo, è avvenuto al ritorno dall’Iraq: Grinius soffre di DPTS, il disturbo post-traumatico da stress che colpisce numerosi militari e che talvolta può portare a disintegrare intere esistenze. Grinius intraprende tutto il percorso medico che attende chi è colpito dalla cosiddetta nevrosi da guerra ma, più che nei medici e nelle terapie psicologiche, è nella corsa che trova il suo nuovo equilibrio. Più corre e più lo scopre, e più lo trova e più corre: è così che arriva prima alle ultra distanze e poi al trail running, scoprendo nella corsa nella natura il sollievo e la soluzione ai suoi problemi.

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Ed è così che si presenta alla linea di partenza della Ultra Trail du Mont Blanc del 2014: non ha mai corso una gara del genere, non ha esattamente un piano in testa, non sa esattamente cosa lo aspetta, si accoda prima ad Anton Krupicka e poi ad altri nomi come Mike Foote, Yeray Duran e Jason Schlarb e corre senza immaginare in che posizione si trovi. Quando sopraggiunge l’alba scopre di essere settimo, a 30km dall’arrivo subisce un infortunio al ginocchio ma non molla e alla fine taglia il traguardo in quinta posizione. È nata una stella del firmamento delle ultra trail e la cosa ancora più sorprendente, guardando ai risultati successivi a quella gara (vittoria nella Transgrancanaria e nell’Ultra Trail Mont Fuji, quarto posto alla Western States Endurance Run), è che Gediminas Grinius, in fondo, è un uomo di pianura.

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