La Via Vandelli, il cammino da Modena al Mare Tirreno

La Via Vandelli è un lungo cammino escursionistico tra Modena e Marina di Massa, che attraversa l'Appennino per 210 km percorribili a piedi, in MTB o anche a cavallo

Via Vandelli da Modena a Marina di Massa

Nata per volere del duca di Modena Francesco III d’Este, abbandonata per colpa della neve e dei briganti, la Via Vandelli ora si è trasformata in uno splendido cammino escursionistico e di trekking. La Via Vandelli, una strada che attraversa l’Appennino Tosco-Emiliano, costruita tra il 1738 e il 1751 dall’abate-ingegnere, matematico e geografo Domenico Vandelli per assicurare al duca l’accesso al Mare Tirreno. La via era destinata al passaggio delle carrozze e metteva in comunicazione Modena e Marina di Massa. Tuttavia, sia per colpa della neve in inverno, sia degli assalti dei briganti in ogni stagione, non ebbe la fortuna sperata e venne abbandonata a partire dalla metà del 1800.

Trekking lungo la Via Vandelli, da Modena al Mare Tirreno

Grazie ai lavori di restauro eseguiti dal CAI, dalla Comunità Montana e dal Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane, oggi i 210 chilometri circa della Via Vandelli tra Modena e Marina di Massa si possono nuovamente percorrere in una decina di giorni o a piedi, o in mountain bike oppure anche a cavallo.. Lungo la via si trovano rifugi e borghi dove è possibile pernottare.

L’itinerario della via Vandelli
La strada attraversa località suggestive – l’antica foresta della Fignola, i boschi della Garfagnana, le cave di marmo, il bacino glaciale del Lago Santo – ma anche punti piuttosto impervi. In particolare, i passaggi più impegnativi sono il passo di San Pellegrino in Alpe (1525 m s.l.m.)e l’ascesa al passo della Tambura (1634 m s.l.m), che fu allargato per fare passare la via facendo esplodere delle mine. Dopo questa salita difficoltosa inizia la discesa fino a Marina di Massa, passando per Resceto (1100 metri di dislivello in 6 chilometri). Nel complesso, la via si estende per circa 360 chilometri complessivi (210 chilometri per il percorso minimo)e ha un’altitudine che oscilla tra i 200 e 1700 metri.

Via Vandelli da Modena a Marina di Massa

Credits: Wikipedia / Tbuccia

Borghi e castelli
La Via Vandelli è un percorso che unisce bellezze naturali e storia: seguendo i suoi muretti a secco di pietra bianca si incontrano borghi medievali, suggestivi castelli e antiche pievi romane. Ne sono un esempio il Castello di Montecuccolo a Pavullo, il piccolo centro di Monzone o il castello di Monfestino vicino alle cascate del Bucamante.

Via Vandelli da Modena a Marina di Massa

Credits: Stefano Torreggiani

Il monte Tambura
Il Monte Tambura, coi suoi 1890 metri di altitudine, è una delle cime più alte e imponenti degli Appennini. La parte della Via Vanelli che valica il Passo della Tambura (1634 m s.l.m.) è uno dei punti più impervi e, nell’Ottocento, anche il più pericoloso per le carrozze che percorrevano la via. Perfino Dante cita questa cima nel XXXII canto dell’Inferno della Divina Commedia, al ventottesimo verso. Il poeta scrive che il ghiaccio che imprigiona i traditori dell’ottavo cerchio non si sarebbe spezzato nemmeno se ci fosse precipitato sopra il monte Tamburo (“Tambernicchi”).

Via Vandelli da Modena a Marina di Massa

Credits: Flickr / Skarlo87

Il Ponte del Diavolo
Lungo la via si attraversano anche boschi densi di mistero, protagonisti di leggende popolari che non smettono di essere tramandate e di far rabbrividire chi le ascolta. Una di queste riguarda il Ponte d’Ercole, più conosciuto come Ponte del Diavolo, uno strano monolite di roccia arenaria di 33 metri di lunghezza a forma di arco. Il “ponte” si trova nei pressi della sorgente minerale di Brandola, nel territorio del comune di Polinago: si narra che il diavolo l’avesse dimenticato tra gli alberi distratto da un crocchio di streghe danzanti invece di darlo, in cambio della sua anima, a un agricoltore del posto che l’avrebbe usato per raggiungere i suoi appezzamenti di terreno.

Via Vandelli da Modena a Marina di Massa

Credits: Wikipedia/

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