Vacanza in bici: tutto quello che devi decidere prima di partire

La checklist delle domande che ti devi fare prima di partire per una vacanza in bicicletta

Vacanza in bici

E così ti è venuta voglia di vacanza in bici. Non sei il solo: insieme ai cicloturisti di lungo corso infatti sono tantissime le persone che si stanno avvicinando a questa modalità di turismo lento e pensano all’estate come il periodo giusto per il loro primo viaggio in bicicletta. Ma ovviamente i dubbi possono essere molti, dal principale – ce la farò? – a quelli più pratici e organizzativi.

Vacanza in bici: tutto quello che devi decidere prima di partire

E allora vediamo la checklist delle domande da farti e delle cose da smarcare prima di decidere che sì, una vacanza in bici è proprio quello che fa per te, e sì, è giunto il momento di montare in sella e partire.

Da soli o in compagnia?

Ci sono tanti motivi pratici, psicologici e motivazionali per partire da soli così come ce ne sono altrettanti per partire in compagnia. E in compagnia può voler dire in coppia così come in gruppo, grande o ristretto che sia.
Come per ogni viaggio, in gruppo o in coppia bisogna essere affiatati. Affiatati sotto ogni punto di vista: e quando si tratta di viaggio in bici significa anche avere più o meno le stesse capacità, o allenamento che dir si voglia. Il vantaggio però di viaggiare in bicicletta in coppia o in gruppo è che ci si può aiutare, praticamente (per esempio uno/a entra a fare la spesa in un negozietto e l’altro/a cura le bici…) e moralmente. Nonché si possono suddividere i pesi di alcune attrezzature necessarie a entrambi (il kit di riparazione, il cibo, etc).
Da soli ovviamente significa fare i conti solo su se stessi e le proprie capacità, sia dal punto di vista pratico che motivazionale: se ti capita una crisetta, una vescica, un’insolazione o una foratura te la devi sbrigare da solo.

In autonomia o viaggio organizzato?

la vacanza in bicicletta è in autonomia. Però ci sono anche tour operator che organizzano viaggi in bici da pochi giorni a una settima e oltre. E se hai più di qualche dubbio sul potercela fare o meno a fare un viaggio su due ruote, affidarti almeno la prima volta a un viaggio organizzato può essere una buona soluzione per metterti alla prova con una “rete di protezione”.

Vacanza in bici

È un buon modo per capire cosa portare e cosa lasciare a casa, come gestire le distanze ma soprattutto i dislivelli, come imparare a mangiare e bere per non farsi sorprendere dal coccolone, quali borse prendere, come riempirle e come organizzare il proprio bagaglio (ci sono anche tour operator che lo trasportano di tappa in tappa permettendoti di pedalare leggero), e così via.

Un vero viaggio o una vacanza in bicicletta?

Sembrano sinonimi ma non lo sono.
Un viaggio in bici significa partire da un punto A e arrivare a un punto B facendo delle tappe intermedie. Significa quindi trovare il modo di arrivare al punto di partenza del proprio itinerario, organizzare e prenotare per tempo i pernottamenti intermedi, verificare che lungo gli itinerari ci siano possibilità di mangiare e rifornirsi di acqua ed eventuali ciclofficine per qualche riparazione al volo, e sapere anche come tornare dal punto di arrivo alla propria abitazione.
Una vacanza in bici significa scegliere una destinazione ad alta vocazione cicloturistica, trovare una sistemazione che faccia da base fissa, e organizzare ogni giorno un’escursione diversa. Può essere un buon modo per capire se sì, la bici è bella e ci starei in sella ogni giorno oppure no, va bene la gita in bici ma non tutti i giorni per una settimana intera. Perché pedalare chiama il pedalare, ma non è detto che sia così entusiasmante per tutti.

Bici a noleggio o comprata?

Comprare una bici non è come ordinare una pizza. Ci sono tantissimi aspetti di cui tener conto e più si approfondiscono e più se ne scoprono. Per cui se hai già la tua fidatissima bici monta in sella e vai, ma se così non fosse valuta attentamente l’opzione noleggio: potrebbero sembrarti soldi mal impiegati, e invece è proprio il contrario perché è l’occasione per “farti i calli” sul sellino e capire cosa funziona per te e cosa no.

Tenda o hotel?

Tutti sogniamo di pedalare in un magnifico ambiente naturale, avvistare un angolo incantevole e fermarci piazzando la nostra tendina sulla riva di un lago e passarvi la notte. Ma un conto è sognarlo e un altro organizzarsi per bene per farlo. I bike-hotel sono in autentico boom, con servizi specializzati per i cicloviaggiatori che vanno dal lavaggio degli indumenti al garage per le bici e fino a una piccola officina per un set-up al volo prima della ripartenza. Viaggiare in bici con la tenda è tutto un’altro mondo, perché significa avere (un po’ di) peso in più da portare in giro, significa organizzarsi per tenere la bici al sicuro durante la notte, avere con s^ un minimo kit di riparazione, magari pensare anche a come cucinarsi una cena calda se si decide di bivaccare da qualche parte… Insomma, tra le due “accomodation” ci sono differenze non da poco.

LEGGI ANCHE: Primo viaggio in bici: 10 consigli pratici per organizzarlo senza intoppi

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