Coronavirus, scoperto un anticorpo che blocca il Covid-19 nelle cellule

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La ricerca scientifica per affrontare il problema del nuovo Coronavirus corre spedita in tutto il mondo: la buona notizia di oggi è che è stato scoperto un anticorpo che blocca il SARS-CoV-2 nelle cellule.
I ricercatori dell’Università di Utrecht, Erasmus Medical Center e Harbour BioMed (HBM) hanno riferito di aver identificato un anticorpo monoclonale completamente umano che impedisce al virus SARS-CoV-2 (COVID-19) di infettare le cellule in coltura. La scoperta, pubblicata su Nature Communications, è un primo passo verso lo sviluppo di un anticorpo completamente umano per il trattamento o la prevenzione della malattia respiratoria COVID-19 causata dal nuovo coronavirus SARS-CoV-2, che ha finora colpito oltre 3,3 milioni di persone e ne ha uccise più di 235.000.

Coronavirus, l’anticorpo che blocca il Covid-19 nelle cellule

I ricercatori della Utrecht University hanno lavorato su studi del passato sugli anticorpi destinati alla SARS-CoV emersa nel 2002/2003. Hanno così identificato un anticorpo che neutralizza anche l’infezione di SARS-CoV-2 nelle cellule in coltura. “Questo anticorpo neutralizzante ha il potenziale per alterare il decorso dell’infezione nell’ospite infetto e proteggere un individuo non infetto che è esposto al virus“, spiegano gli accademici, “Questa caratteristica di neutralizzazione incrociata dell’anticorpo è molto interessante e suggerisce che potrebbe avere un potenziale di mitigazione delle malattie causate da coronavirus correlati ai futuri emergenti”.
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Come si potrebbe procedere

Dopo gli anticorpi dei lama, abbiamo scoperto un anticorpo di tipo umano, che consente di procedere più rapidamente nella ricerca di un trattamento anti Covid-19 riducendo il potenziale di effetti collaterali.
“Questa è una ricerca rivoluzionaria”, ha affermato il dottor Jingsong Wang, fondatore, presidente e amministratore delegato di HBM, “È necessario molto più lavoro per valutare se questo anticorpo può proteggere o ridurre la gravità della malattia nell’uomo. Ci aspettiamo di far progredire lo sviluppo dell’anticorpo con i partner. Crediamo che la nostra tecnologia possa contribuire a rispondere a questo bisogno urgente di salute pubblica e siamo perseguire diverse altre strade di ricerca”.
(foto TheDigitalArtist pixabay)

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