Se fai una dieta dovresti seguire queste abitudini, i riti che aiutano il benessere secondo la scienza

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Se fai una dieta dovresti seguire alcune abitudini, dei riti che aiutano il benessere, lo spiega la scienza.
Non allarmatevi! Non stiamo pubblicizzando la pozione magica o il rito da fare per dimagrire. La scienza però ci dice che i rituali, indipendentemente dal loro specifico contenuto simbolico o religioso (e dalla verità o meno del contenuto), possiedono un potere intrinseco di aumentare il nostro benessere fisico e mentale. Ne parla nel suo libro “Ritual: Storia dell’umanità tra natura e magia”, l’antropologo Dimitris Xygalatas esplorando il ruolo fondamentale dei rituali nella storia e nella cultura umana.

 

Se fai una dieta dovresti seguire queste abitudini, i riti che aiutano il benessere

I rituali non sono solo gesti scaramantici o abitudini banali prive di significato, ma preziosi strumenti per il benessere psicofisico. In un mondo frenetico, riscoprire il potere dei rituali può aiutarci a ritrovare equilibrio, consapevolezza, uno stato di benessere generalizzato e un rapporto più sano con il cibo.

 

Come può accadere tutto ciò? Secondo Xygalatas, i rituali “funzionano” perché agiscono su molteplici livelli:

  • Riduzione dello stress e dell’ansia: I rituali creano una cornice di stabilità e prevedibilità nella nostra vita, offrendo un rifugio dalle preoccupazioni quotidiane e dalle incertezze del futuro. La ripetitività e la struttura del rituale attivano nel cervello meccanismi calmanti, contrastando la produzione di cortisolo, l’ormone dello stress.
  • Aumento del senso di appartenenza e connessione: I rituali ci collegano a qualcosa di più grande di noi stessi, sia esso una comunità, una tradizione o un sistema di valori condivisi. Questo senso di appartenenza rafforza la nostra identità e ci fornisce un supporto emotivo inestimabile.
  • Promozione di stati mentali positivi: I rituali possono indurre stati mentali di calma, concentrazione e gratitudine. La focalizzazione sul momento presente e la ripetizione di gesti simbolici favoriscono la mindfulness e la consapevolezza, contrastando i pensieri negativi e il rimuginio.

Ora proviamo a fare un passo in più e chiediamoci: ma questi effetti non sono esattamente quelli che cerchiamo spesso (solo) nel cibo?
E se fosse che introducendo piccoli rituali nella nostra vita avremmo meno bisogno di trovare conforto e ricompensa nel cibo?
In fondo, ce lo dice la scienza e “tentar non nuoce”. Abbiamo solo da guadagnarci.

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Come creare i propri rituali per una dieta

Secondo il libro di Xygalatas, la bellezza dei rituali sta nella loro personalizzazione. Non esiste una formula magica, ma alcuni consigli possono guidarvi:

  • Scegliete un’attività significativa anche molto semplice: Il rituale deve avere un significato personale per voi, che sia preparare una tazza di tè al mattino o leggere un libro prima di dormire.
  • Siate specifici: Definite creando una sequenza di azioni da seguire.
  • Siate coerenti: Ripetete il rituale con regolarità, possibilmente ogni giorno, per consolidarne i benefici.
  • Concentratevi sul presente: Durante il rituale, vivete il momento, prestando attenzione alle sensazioni e ai pensieri che emergono.

 

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Alla luce di queste considerazioni, i rituali possono assumere un ruolo chiave nel migliorare il nostro rapporto con il cibo e nel favorire un approccio più consapevole e sereno all’alimentazione.

  • Stabilire routine sane: Creare rituali intorno ai pasti, come apparecchiare la tavola con cura anche se non si mangia in compagnia, può trasformare il momento del cibo in un’esperienza piacevole e consapevole, contrastando la tendenza all’alimentazione distratta.
  • Celebrare la gratitudine: Esprimere gratitudine per il cibo che consumiamo, sia attraverso una preghiera, un momento di silenzio o semplicemente un pensiero di apprezzamento, ci aiuta a sviluppare un rapporto più sano e più consapevole con il cibo.
  • Riconnettersi con il corpo: fermarsi ad ascoltare la propria fame/sazietà e il sapore degli alimenti può favorire una maggiore consapevolezza dei segnali di fame e sazietà e aiutare a contrastare l’alimentarsi compulsivo.

 

Monia Farina è Biologa e nutrizionista. Già referente provinciale per l’ordine Nazionale dei Biologi, è ideatrice del metodo Mangiaperpiacere di educazione alimentare per il benessere della persona.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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