Sono arrivate le prime vere giornate calde, e se durante la tua corsa soffri di stanchezza, crampi e magari anche palpitazioni potrebbe trattarsi di carenza di potassio. A cosa serve il potassio? Questo minerale, presente nel nostro organismo in quantità elevate, è un elettrolita importantissimo affinché le cellule possano svolgere regolarmente la loro normale attività elettrica che è anche alla base della contrazione muscolare. E muscoli che faticano a contrarsi e rilassarsi necessariamente possono causare crampi oppure far percepire più fatica del solito.
Crampi o stanchezza durante la tua corsa? Potrebbe essere carenza di potassio
Ma come possiamo sapere se effettivamente soffriamo di carenza di potassio anche indipendentemente da crampi o sensazione di stanchezza durante la corsa o lo sport? Il modo più preciso e affidabile è fare degli esami del sangue, ma ci sono alcuni livelli medi e massimi di assunzione di cui dovremmo tener conto per bilanciare adeguatamente la nostra dieta, nel senso di cosa mangiamo e beviamo durante le nostre giornate.
Il potassio si può trovare facilmente in moltissimi alimenti: una banana ne contiene circa 420 grammi, una manciata di albicocche disidratate potrebbe arrivare a 2000 mg, una di prugne sempre essiccate 1500 mg. Per fare un paragone una bustina di integratore di potassio generalmente ne contiene 300 mg, e la dose massima consigliata sono 2 bustine al giorno.
È vero però che, soprattutto in estate moltissime persone si ritrovano con meno potassio di quanto dovrebbero, e la sudorazione in questo è anche fin troppo sovrastimata. Per questo ci sono alcuni sintomi che possono rappresentare un campanello d’allarme.
Leggi anche
- Gli animali più veloci al mondo, uno non te lo aspetti
- Fra i 10 animali più aggressivi del mondo c’è anche una mosca minuscola
- 15 luoghi che sembrano alieni da visitare nella vita
- Le 10 mete più mortali del mondo
- Gli sport più folli da fare sulla neve
- 10 bellissimi campi di fiori da vedere una volta nella vita
- I 7 treni più panoramici del mondo
1. Pressione alta
Molto sodio, o poco potassio, possono causare l’aumento della pressione, e spesso è proprio un’equilibrata assunzione di potassio a consentire di smaltire il sodio in eccesso attraverso le urine, oltre che a dilatare i vasi sanguigni, contrastando ulteriormente la pressione alta.
2. Aritmie cardiache
Proprio perché il potassio regola l’attività elettrica cellulare, una sua carenza eccessiva e cronica può comportare aritmie o palpitazioni cardiache.
> Iscriviti alla nostra newsletter compilando il form qui sotto!
Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
3. Crampi muscolari
Probabilmente il sintomo più noto e più diffuso della carenza di potassio. Vale per i crampi veri e propri, soprattutto ai muscoli più grandi e soprattutto durante l’attività fisico-sportiva, ma vale anche per gli spasmi muscolari, che possono interessare i muscoli anche a riposo.
4. Costipazione
Stitichezza e costipazione sono altri sintomi spesso associati a carenza di potassio: una debole o scarsa attività elettrica può infatti intaccare anche le funzioni digestive, con tutte le conseguenze sulla regolarità intestinale.
5. Fatica
La sensazione di fatica porta tutti più o meno a pensare a una carenza di glucosio. Ed è una deduzione corretta. Poco potassio infatti inibisce la produzione di insulina, portando così ad alti livelli di zucchero nel sangue a cui fanno seguito dei cali di zuccheri altrettanto repentini e quindi alla sensazione di stanchezza.
Come contrastare la carenza di potassio senza ricorrere agli integratori
Banane, albicocche e altra frutta disidratata come uvetta o prugne, ma anche legumi come fagioli e lenticchie nonché spremute di agrumi sono tutte ottime fonti di potassio, tali da garantire il giusto fabbisogno quotidiano. Ovviamente anche una corretta idratazione, cioè bere regolarmente acqua durante il giorno, favorisce l’equilibrio dei sali minerali nel nostro organismo.
LEGGI ANCHE: Integratori e corsa: quali bere quando fa caldo
©RIPRODUZIONE RISERVATA