Col cane al mare: 10 precauzioni per non farlo soffrire

Col cane al mare

Con l’arrivo delle vacanze estive per molti si presenta il problema di portare il cane al mare. Un problema non da poco e sfaccettato. Perché non è così semplice trovare una sistemazionealbergo, casa in affitto o campeggio – dog friendly, perché in molte località i sindaci emettono ordinanze di divieto di accesso alle spiagge ai cani, e perché le cosiddette bau-beach, cioè le spiagge aperte ai cani, sono poche e spesso strapiene.

Cane al mare: 10 precauzioni

Però, dando per assodato che si risolvano tutti questi problemi prima di partire, una volta arrivati in vacanza ci sono anche non poche cose a cui prestare attenzione quando si porta il cane in spiaggia. Soprattutto importanti precauzioni per non farlo soffrire inutilmente.

Anche i cani si scottano

Sì, nonostante quello che si possa credere, anche i cani si scottano. In primis le parti scoperte dal pelo, come il tartufo e le mucose degli occhi, ma anche la pelle, soprattutto se il cane non ha il sottopelo, e quindi attenzione ad attaccatura delle orecchie, alla schiena e in generale a tutte le parti esposte. Quelli che poche persone sanno è che esistono creme protettive antiscottatura anche per i cani, e sarebbe bene usarle anche se il cane è abituato a stare placidamente sotto l’ombrellone. Come ci scottiamo noi umani, si scottano anche loro.

Colpo di calore

I cani hanno una scarsa, se non scarsissima in alcune razze, capacità di raffreddamento autonomo. Non sudano, ma termoregolano la temperatura corporea solo attraverso la lingua e il respiro. Quindi con le temperature estive elevate che ci sono in Italia e in generale nei paesi del Mediterraneo, è molto elevato il rischio di colpo di calore. Oltre a tenerlo all’ombra sarebbe bene inumidirgli il pelo frequentemente, o consentirgli di fare il bagno. Che però, come vedremo dopo, comporta anche alcune e altre problematiche.

Attenzione alle zampe

Un problema che c’è anche in città: le zampe dei cani sono arti perfetti, ma non è detto che i cuscinetti possano sopportare facilmente le alte, se non altissime temperature, che si formano sull’asfalto o sul lungomare. Tanto che si potrebbero provocare ustioni o lacerazioni. Se il cane non è abituato a camminare su asfaltoo cemento molto caldo (per esempio perché ha un giardino con erba a disposizione e dove vive abitualmente) potrebbe essere una buona idea munirsi di scarpette estive. Sì, esistono quelle invernali e anche quelle estive.

Non è detto che il cane sappia nuotare

Certo ci sono razze istintivamente amanti dell’acqua e in grado di nuotare, ma ci sono anche razze che non amano l’acqua e non sanno nuotare. Si può sempre insegnare al cane a nuotare, con molta pazienza come abbiamo spiegato qui. Ma in ogni caso è bene farlo avvicinare all’acqua con calma e cautela, senza forzarlo, e lasciandolo sempre dove tocca e può evitare di spaventarsi.

L’acqua di mare non fa bene al suo pelo

In una condizione ideale il pelo di un cane dovrebbe essere abbastanza unto da far scivolare via rapidamente l’acqua e asciugarsi rapidamente. Ma soprattutto con i cani d’appartamento così potrebbe non essere, e l’acqua di mare che ristagna a contatto con la pelle potrebbe causare gravi irritazioni. Perché il sale in essa contenuto ha lo stesso effetto che ha sulla nostra pelle, e la pelle del cane è più delicata della nostra, e perché l’umidità che ristagna potrebbe provocare problemi come la Malassezia. Che è un fungo che prolifera in condizioni di umidità e che può comportare una riduzione delle difese immunitarie del cane.
Sarebbe buona cosa sciacquarlo con acqua dolce dopo ogni bagno e asciugarlo conseguentemente (o fare in modo che si asciughi al sole, facendo in modo che i raggi UV esercitino la loro azione disinfettante ma senza ovviamente esporlo al rischio di colpi di calore).

Col cane al mare

Attenzione alla sabbia

I cani generalmente amano la sabbia, amano rotolarvisi, amano fare buche. Ma la sabbia della spiaggia può essere un ricettacolo di insetti e batteri che possono causare infezioni (da cui la necessità di lavarlo con acqua dolce almeno a fine giornata in spiaggia). Non solo: per i cani che amano scavare c’è anche il rischio che mangino della sabbia, il che potrebbe comportare conseguenze gastrointestinali come vomito o diarrea.

Attenzione anche ai parassiti

La sabbia, ma ancor più l’acqua di mare o i lavaggi frequenti, potrebbero ridurre se non inibire completamente l’azione degli antiparassitari topici come le pipette e i collari. Ed è bene tenerne conto se con le giornate in spiaggia ci sono anche dei momenti in cui si porta il proprio cane a fare una passeggiata in aree naturali o boschive dove potrebbero fare il “carico” di parassiti.

Acqua da bere sempre a disposizione

Sempre per la questione che il cane ha più difficoltà di noi umani a termoregolare, è ancor più importante che abbia sempre a disposizione una ciotola con acqua da bere e che possa bere anche più frequentemente di quanto facciamo noi.

Esiste il salvagente per cani

Be’ sì, se come detto non tutti i cani sanno nuotare, esiste anche il salvagente per cani. Attenzione che esattamente come per i bambini fidarsi del salvagente non è la cosa più istintiva e naturale per un cane, quindi procedere con cautela e senza mai forzarlo per evitare reazioni imprevedibili. In ogni caso, che sappia nuotare o meno, è bene fare attenzione alle correnti che potrebbero trascinare troppo lontano il cane e sottoporlo a sforzi eccessivi in un ambiente a lui non famigliare.

Evita scogli e rocce

Scogli e rocce sono il pericolo numero 1 dei cani al mare. Perché sono scivolosi e rischierebbe di cadere per esempio uscendo dall’acqua, perché sono spesso taglienti e perché sono abitati da crostacei e altri animali come i ricci con cui il cane potrebbe ferirsi. Motivo per cui sarebbe bene avere sempre a portata di mano un kit con disinfettante e almeno un paio di pinzette per estrarre eventuali frammenti dalle zampe.

E infine sempre rispetto

In molti amano i cani, ma c’è anche chi ne ha timore se non propriamente paura. E il rispetto reciproco è sempre la base della convivenza, in ogni ambito e ancor più in spiaggia. Alcune località potrebbero richiedere l’uso della museruola e del guinzaglio, e se il cane è particolarmente vivace potrebbe aver senso utilizzarli nel caso di particolare affollamento. E comunque e sempre è necessario avere a disposizione i sacchetti per raccogliere le deiezioni di Fido, che è una questione di educazione ma anche di salute per gli altri bagnanti e villeggianti.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

Potrebbe interessarti anche...

Nessun Tag per questo post