Si può morire per il morso di un Ragno Violino

Dove vive il ragno violino e cosa fare quando ti morde: le indicazioni per evitare che il veleno si diffonda e mette in serio pericolo la tua vita

Morire per il morso di un ragno violino

Si può morire per il morso di un ragno violino: è quello che è successo a una donna di 51 anni di Marsala, deceduta dopo due settimane di coma nel reparto di terapia intensiva a causa del morso di un esemplare di Loxosceles rufescens, il cosiddetto ragno violino, più diffuso di quanto si pensi nel nostro Paese.

 

Si può morire per il morso di un Ragno Violino

Il ragno violino è un ragnetto di piccole dimensioni, di aspetto estremamente comune con il suo colore giallo-marrone, con le zampe lunghe e una macchia che ricorda appunto un violino, da cui il nome. È un animale tropicale che però da qualche anno si è diffuso anche in Italia, in particolare nelle zone più calde e afose ma non solo nel Mezzogiorno, dato che è stato riscontrato anche in pianura Padana, dove vive grazie al caldo umido estivo.

Ragno violino: dove vive

Il ragno violino, che è tra i più velenosi e pericolosi del nostro Paese, è diffuso ormai un po’ in tutta Italia: prevalentemente al Sud, dove trova un clima caldo e umido favorevole alla sua sopravvivenza, ma anche al Nord, dove in estate lo si può trovare nei giardini e sui terrazzi mentre in inverno sopravvive all’interno delle abitazioni. È un animale prevalentemente notturno e nelle ore diurne lo si può trovare in anfratti, fessure dei muri, dietro le pietre oppure, dentro casa, dietro a mobili e battiscopa, nei solai e nelle cantine, oppure annidato tra scatole di cartone, guanti, stracci, vecchie scarpe e talvolta cesti della biancheria.

Morire per il morso di un ragno violino: come succede?

Ma come si può morire per il morso di un ragno violino? Innanzitutto perché è difficile rendersi conto di essere stati morsi: i suoi morsi infatti non provocano dolore né arrossamento della pelle o fastidio. Quindi si può venire morsi senza rendersene conto. Ma con il morso il ragno violino inietta non solo il veleno ma anche dei batteri anaerobi, che vivono in assenza di ossigeno e che aggrediscono i tessuti. È dalla loro azione che dopo alcune ore cominciano a comparire una piccola ferita che brucia provocando prurito e poi i primi sintomi come formicolio. Questo è il momento in cui rivolgersi in fretta e senza dubbio al Pronto Soccorso o meglio ancora a un Centro Anti-Veleni perché se lasciato al suo decorso la ferita nel giro di un paio di giorni o poco più può necrotizzarsi mentre insorgono i sintomi più gravi come febbre, lividi, emorragie e danni interni, per esempio ai reni. E a questo stadio la situazione può essere già ampiamente compromessa.

Cosa fare nel caso di morso di un ragno violino

Come prima cosa rendersene conto, cosa non facile data la totale asintomaticità del loro morso: però se si infilano braccia o gambe tra arbusti e siepi del giardino, se si rovista in cantina o in soffitta dove si trovano giornali e vecchi oggetti abbandonati, se si infilano le mani in fessure o anfratti dei muri e se insomma si alza il rischio di entrare in contatto con il Loxosceles rufescens è bene essere vigili e attenti. Nel caso di sospetto di morso è bene catturare il ragno e portarlo con sé al Centro Anti-Veleni (in alternativa si può fare anche una foto ravvicinata frontale, per favorirne il riconoscimento: il ragno violino ha 6 occhi anziché 8 come gli altri ragni).
Poi come prima cosa occorre lavare bene con acqua e sapone l’area interessata dal presunto morso e recarsi al Pronto Soccorso, oppure monitorare l’evoluzione dell’area potenzialmente interessata per vedere se insorgono i primi, inconfondibili, sintomi.
Agire tempestivamente e non sottovalutare i sintomi è necessario per evitare l’acutizzarsi delle conseguenze che, come nel caso della signora Roxamunda Constant morta all’ospedale Paolo Borsellino di Marsala, possono portare alla morte.

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