Alimentazione e corsa: cosa è e come funziona la razione d’attesa

Per non rimanere senza energie durante una corsa, che sia una gara o un allenamento, molti runner consigliano la cosiddetta razione d’attesa, ovvero di assumere circa 30′ prima di cominciare a correre qualcosa che permetta di conservare i livelli di glicogeno e che possa aiutare le prestazioni durante la corsa. Ma cos’è esattamente, e come funziona, la razione d’attesa?

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Cos’è la razione d’attesa

Chi corre abitudinariamente lo sa: per evitare problemi intestinali è sempre bene mangiare almeno due ore prima di cominciare un allenamento di running, perché il movimento sussultorio del corpo dato dalla corsa potrebbe scombussolare la digestione. Tuttavia alcuni runner rischiano di arrivare al momento di correre, sia per un allenamento che per una gara, in condizioni di ipoglicemia con la prospettiva magari di fermarsi dopo pochi chilometri perché le scorte di glicogeno nei muscoli sono andate esaurite.

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Quando assumere la razione d’attesa

Allora chi ha vissuto o teme situazioni del genere può pensare di assumere la cosiddetta ‘razione d’attesa’ circa mezz’ora prima di cominciare a correre: per esempio potrebbe funzionare una bevanda energetica con maltodestrine, che è sia idrica che glucidica, e contenendo sia sali minerali che zuccheri evita anche l’aumento della glicogenolisi, ovvero la demolizione del glicogeno a livello muscolare. E conservando il glicogeno permette di correre, allenarsi e arrivare in fondo con ancora energia da spendere nelle gambe.

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