Fitness Industry A-Z: Fasi

Fitness Industry A-Z: Fasi

Percorrendo le Grandi Fasi Fitnessiste a ritroso, partiamo dalla fine. “Fase cinque”. Ora. Cominciamo a testa bassa dalla Alpha Generation e dalle orde (magari fosse così) di fitnessisti nativi tra il 2010-2025. Fase da inquadrare, ma più che scandagliarla a testa bassa, meglio prepararsi a testa e orecchie abbassate davanti all’evolversi dell’AI.

Fasi del fitness: l’era dell’AI

Tecnologie e applicazioni hanno anima ibrida, perciò se uno è cretino resterà tale e se è intelligente ne trarrà vantaggio. Fitness palestre (tante) incluse, cannibalizzate dalla tecnologia allenante in delivery e auto-ridottesi in cenere da membership-mese a 9.90. O sospese a mezz’aria, come nuvole di fumo che gli Apache diffondevano nel deserto dell’Arizona perchè vitali, mentre ora rientrano nel processo d’affumicazione digitale di trainer nati oggi e professionisti domattina. Su Instagram e Tik Tok, a dettare legge e a illustrare il segreto del loro gluteo d’acciaio o del six-pack titanico formatisi grazie a quel determinato esercizio+integratore, non alla Benedizione Genetica. Ma mettiamo in ghiaccio questo strano periodo fitnessista in corso, inquadrato come “Fase cinque” e via a ritroso sulle precedenti quattro.

Fase 4: la Gen Z

“Fase quattro”: Generazione Z. Nel 2027 avrà trent’anni (nativi 1997-2010) e dominerà coi suoi approcci i mercati dell’emotività, degli “Highlights”, fitness trend inclusi. Avrà interesse agli obiettivi e men che meno ai luoghi di lavoro, di studio, ai fitness target proposti e a come realizzarli-si. La “Z Generation” vorrà a fianco persone che la indirizzino ai risultati senza che gli si rompano le scatole su come ottenerli. Di Sinner, disposto a farsi il mazzo sempre, ce n’è uno solo. Nel fitness martoriato pandemico e post-pandemico, i segnali della delocalizzazione dell’esercizio fisico hanno fatto sorgere un problema grosso, l’assembrarsi.

Fitness Industry A-Z: Fasi

Ma da quella situazione d’urgenza, se uno nel tempo aveva imparato a organizzarsi per fronteggiare l’imprevisto ha finito via via col consolidare quell’approccio: si allenerà senza palestra, all’abbisogna. Ora, questo tale tsunami di fatti che ha scombussolato il mondo, ha rimescolato le carte anche della palestra tradizionale che è diventata, alla stregua del due di coppe quando comanda denari, extra core-business. Adesso non è il centro di tutto, o almeno del fitness che ci piove addosso da tutte le parti e in fondo da nessuna.

Fase 3: Gen Y e X

E qui ci sono cadute dentro le generazioni Y e X coi due piedi, estremità adattatesi al volo ai campi Padel. Questa era la “Fase tre”.

Fitness Industry A-Z: Fasi

Andiamo ancora più a ritroso, “Fase due”: quella dei Boomer praticanti fitnessisti del ventennio dorato Ottanta-Duemila, apogeo culturistico. Irripetibili traiettorie palestrare di una generazione che l’avrebbe fatta da padrona. Ma solo in palestra.

L’era di Arnold Schwarzenegger

Più indietro ancora, Arnold Schwarzenegger, Re della “Fase uno”, ci aveva già rivelato come il culturismo ruotasse attorno a tre o quattro esercizi: il resto era, ed è oggi, contorno. Contorno che ha via via ha preso campo, spazzando tutta la sostanza del fitness dall’alba del Nuovo Millennio. Nuvole di fumo iniziavano a sollevarsi grazie a qualche geniale architetto che spingeva per concepire la palestra come non-luogo e così, non di rado, capitava di doversi far accompagnare per raggiungere la sala pesi in partenza dallo spogliatoio. Noi precursori del fitness che l’avevamo fatta da padroni prima, eravamo ora accuditi da addetti alla reception che ci facevano da apripista. Perchè “il centro del centro fitness” era sparito, si voleva mimetizzarlo dietro a palme finte. L’acciaio da sollevare, per arrivare al punto, alla “fatica” vera, dov’era finito? Ridotto all’angolo come un pugile suonato.

Fitness Industry A-Z: Fasi

La regola di Arnold della “Fase uno” è la chiave delle fitness-futurizzazione. E’ quello che si fa (o si può fare) in campo a contare, non il campo stesso. E’ la pietanza che lascia il segno, non come è apparecchiato il tavolo. “Si deve tornare a sudare”, assioma del culturismo-culturale più raffinato che si auto-adatta a qualsiasi spazio, a qualsiasi tecnologia e rimette al centro quei “tre esercizi” di cui parlava Arnold. Sperando di trovare qualcuno che lo squat sappia spiegarmelo bene davanti a me. Sennò metto alla prova l’AI. Ben lieto che mi convinca.

LEGGI ANCHE:

Fitness Industry A-Z: Abbonamenti

Fitness Industry A-Z: Benefit

Fitness Industry A-Z: Corporate

Fitness Industry A-Z: Domanda

Fitness Industry A-Z: Espansione

Photo by Benjamin KlaverCarl BarceloAndrew JoosteAlora Griffiths 

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità

Potrebbe interessarti anche...