Bambini in piscina in inverno: perché continuare a portarli a nuotare

No, la nonna aveva torto: non è vero che i bambini in piscina in inverno si ammalano. Anzi, continuare a portarli a nuotare è una delle cose migliori che puoi fare come genitore

Bambini in piscina in inverno: perché continuare a portarli a nuotare

I capelli bagnati, il freddo, poi prende il raffreddore, la scuola e gli altri impegni… Per molti portare i bambini in piscina in inverno è più un sacrificio che un piacere, e più un problema che una soluzione. Come se il nuoto fosse uno sport estivo, da spiaggia e mare, e non fosse opportuno continuare a portarli a nuotare anche da ottobre a marzo.

Bambini in piscina in inverno: perché continuare a portarli a nuotare

E invece no, continuare a portare i bambini in piscina in inverno è molto, molto importante. E se c’è da fare qualche sacrificio, impiegare qualche manciata di minuti in più perché si asciughino e rivestano a dovere, arrivare un po’ trafelati all’ora di cena o investire qualche ora nel weekend, be’ sono tutte fatiche e rinunce ben spese. Perché tutte le credenze sulla percezione del nuoto in piscina in inverno sono false, e anzi è ancora più importante che bambini e bambine possano continuare a nuotare con regolarità.

1. IL NUOTO È UNO SPORT ADATTO A TUTTE LE CONDIZIONI ATMOSFERICHE, CHE FACILITA L’ATTIVITÀ DEI BAMBINI

Sappiamo tutti che i bambini dovrebbero fare un po’ di attività fisica ogni giorno. Ma quando fuori è freddo, buio e umido, la maggior parte di noi preferisce rimanere in casa, raggomitolata sul divano, o iscriverli a qualche corso in palestra, al chiuso e con il riscaldamento. Non sorprende quindi sapere che una ricerca dell’Università di Cambridge afferma che i bambini sono meno attivi e passano più tempo seduti in autunno e in inverno rispetto agli altri periodi dell’anno; i livelli medi di attività in tutto il gruppo hanno raggiunto il picco in aprile, con 65,3 minuti al giorno, e i livelli più bassi in febbraio, con 47,8 minuti al giorno.

Per i genitori non è facile far uscire di casa i bambini riluttanti a prendere la borsa del nuoto e andare in piscina, magari con il vero freddo fuori casa. Invece con il nuoto potete essere sicuri che i vostri figli facciano l’esercizio fisico di cui hanno bisogno, indipendentemente dal tempo, tutto l’anno. Vale la pena ricordare che si tratta di un allenamento per tutto il corpo, unico nel suo genere. Il nuoto può essere praticato anche durante il recupero di infortuni, poiché è a basso impatto muscolare.

2. IL NUOTO RAFFORZA IL SISTEMA IMMUNITARIO

No, la vecchia leggenda che dice che si prende il raffreddore uscendo con i capelli bagnati è falsa. I capelli bagnati in una stagione fredda non fanno venire il raffreddore al bambino (e nemmeno agli adulti). Il raffreddore si prende solo quando si entra in contatto con i germi. È la permanenza in ambienti chiusi a diffondere i germi che rendono l’inverno la “stagione del raffreddore e dell’influenza” e non le basse temperature esterne. Pertanto, se volete ridurre le probabilità di prendere un raffreddore, evitate di stare a stretto contatto con persone malate che starnutiscono, tossiscono o si soffiano il naso, piuttosto che evitare le piscine.

Bambini in piscina in inverno: perché continuare a portarli a nuotare

Al contrario, è noto che nuotare in acque a temperatura inferiore a quella corporea aiuta a resistere alle infezioni, aumentando il numero di globuli bianchi – le cellule del sistema immunitario dell’organismo – che lavorano come soldati proteggendo il corpo dalle infezioni. L’esercizio fisico come il nuoto migliora la circolazione sanguigna e, con una buona circolazione, i globuli bianchi del sistema immunitario vengono trasportati attraverso il corpo e assicurano che gli organi funzionino in modo efficiente.

Questa migliore circolazione sanguigna aiuta anche a rimuovere le scorie prodotte dai vari organi, riducendo così l’infiammazione. Alla luce di questi fatti, ci auguriamo che concordiate che non ha senso evitare il nuoto se volete che il vostro bambino abbia un sistema immunitario forte.

3. IL NUOTO MIGLIORA IL DISTURBO AFFETTIVO STAGIONALE E LA SALUTE MENTALE

Un recente rapporto della Children’s Society mostra un calo significativo della felicità dei bambini nel corso del decennio, un dato allarmante per tutti i genitori. Alcuni bambini fanno più fatica in inverno e soffrono di Disturbo Affettivo Stagionale.

Qualsiasi tipo di attività fisica può contribuire in modo significativo a migliorare la salute mentale. Tuttavia, il nuoto è particolarmente efficace perché l’immersione in acqua aumenta il flusso di sangue al cervello e migliora l’umore. Il nuoto aumenta anche la produzione di endorfine che alleviano il dolore e creano una sensazione di benessere generale. È noto anche che aumenta il numero di altre sostanze chimiche “benefiche” nel cervello, come la serotonina, la noradrenalina e la dopamina. Inoltre, il nuoto aumenta le riserve di steroidi che aiutano a diventare più resistenti allo stress.

Un’attività fisica come il nuoto può portare a un miglioramento del 30% dell’autostima, aumentando la soddisfazione generale nella vita. In una ricerca condotta con la partecipazione di 4.000 nuotatori in tutto il mondo, il 75% concorda sul fatto che le attività in acqua aiutano a scaricare la tensione, mentre il 68% delle persone ritiene che stare in acqua le faccia sentire più felici.

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4. IL NUOTO FAVORISCE UN SONNO MIGLIORE

Come accennato in precedenza, è comune che bambini e adulti siano sedentari e trascorrano più tempo davanti a uno schermo in inverno. L’esposizione alla luce blu emessa dai dispositivi digitali per lunghi periodi prima di andare a letto, unita a una minore attività fisica, può portare i bambini ad avere un sonno di qualità inferiore durante la notte.

Molti studi stabiliscono che l’esercizio fisico migliora il sonno di molte persone. I ricercatori neozelandesi hanno raccolto dati sul sonno dei bambini. Il tempo medio (mediano) impiegato dai bambini per addormentarsi era di 26 minuti. Ma quelli che erano attivi durante il giorno impiegavano meno tempo ad addormentarsi rispetto ai bambini inattivi. Infatti, per i bambini inattivi, ogni ora di sedentarietà aumentava di 3 minuti il tempo necessario per addormentarsi.

Bambini in piscina in inverno: perché continuare a portarli a nuotare

Uno dei motivi per cui l’esercizio fisico può aiutare a dormire meglio è che aumenta la temperatura corporea e, quando questa scende dopo l’allenamento, segnala al corpo che è ora di dormire. L’esercizio fisico è ottimo anche per la salute psicologica, come già detto, e le sostanze chimiche di benessere prodotte dal nuoto aiutano a ridurre l’ansia e a migliorare il sonno.

5. IL NUOTO MIGLIORA I RISULTATI SCOLASTICI DEI VOSTRI FIGLI

Con le temperature più basse e la minore esposizione al sole in inverno, i bambini tendono a sentirsi stanchi e meno motivati, il che ha un impatto negativo sul loro rendimento scolastico. Ma non è detto che debba essere per forza così.

Aumentare il flusso sanguigno immergendosi nell’acqua non solo aiuta a migliorare l’umore, ma anche a potenziare le funzioni cognitive, tra cui l’attenzione e la concentrazione, poiché aumenta l’apporto di ossigeno, glucosio e nutrienti che hanno un impatto positivo sul cervello.

Studi della Griffith University dimostrano che i bambini che nuotano regolarmente sono superiori alla media per quanto riguarda le capacità cognitive, la risoluzione dei problemi in matematica e le lingue. Il nuoto ha anche dimostrato di avere un impatto significativo sul miglioramento delle funzioni della memoria e delle capacità di pensiero.

Il nuoto è una delle attività migliori e più preziose per i vostri figli e, grazie a questa abilità, aprirà loro le porte ad altre opportunità nel corso della vita. È un vero e proprio investimento utile per i vostri figli.

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Image by Jan HaererJan HaererPavel Sbitnev 

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