Tuffo dai blocchi di partenza in piscina: come farlo bene

La tecnica corretta per tuffarsi bene dal blocco di partenza in piscina, per evitare una spanciata ma soprattutto sfruttare lo slancio entrando bene in acqua

Tuffo dal blocco di partenza in piscinaTuffo dal blocco di partenza in piscina

Fare bene il tuffo dai blocchi di partenza in piscina non serve solo per non spanciare ma anche per favorire il corretto ingresso in acqua se non addirittura per conquistare centesimi preziosi in gara: il tuffo dai blocchi di partenza è un gesto importante tanto quanto la tecnica di nuotata, e non riguarda solo i nuotatori professionisti ma anche chi in piscina ci va semplicemente per allenarsi e tenersi in forma. Ecco allora passo per passo la tecnica giusta per tuffarsi bene dai blocchi di partenza.

Le 3 fasi per tuffarsi dai blocchi di partenza del nuoto

Il tuffo dai blocchi di partenza si può dividere in 3 fasi ben precise: la preparazione sul blocco a bordo piscina, la fase di volo e infine l’ingresso in acqua vero e proprio. Ciascuno di questi 3 momenti richiede controllo del corpo e dell’equilibrio, forza, coordinazione e massima attenzione.

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Come posizionarsi sui blocchi di partenza in piscina

Esistono due posizioni di partenza sui blocchi, quella a piedi pari chiamata Grab Start e quella con un piede indietro rispetto all’altro chiamata Track Start. Anche per i nuotatori professionisti è equivalente e scelta in base a preferenze personali tuttavia è più probabile che chi è poco allenato o meno abituato a tuffarsi dai blocchi trovi più comoda quella con un piede indietro.

Ciò che è invece comunque a entrambe le posizioni è il fatto di tenere il peso del corpo sull’avampiede e non sui talloni, di piegare il busto in avanti con le braccia distese e sciolte verso il basso e con la testa inclinata verso il basso. Al momento del tuffo, prima di spingere con le gambe, è importante sbilanciarsi in avanti, spingendo con le braccia che toccano il bordo del blocco e poi distendendole in avanti. Solo quando le tibie sono parallele all’acqua è il momento di spingere con forza con le gambe: in questo modo ci si proietta più in avanti che in alto per la fase di volo.

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La fase di volo nel tuffo dai blocchi del nuoto

Quando le gambe cominciano a spingere per staccarsi dal blocco di partenza è il momento di alzare lo sguardo e distendere il corpo il più possibile parallelo all’acqua. Immediatamente si distendono anche le braccia, che “mirano” il punto in cui si vuole arrivare, e la testa si incassa tra spalle e braccia per ridurre l’attrito al momento del contatto con l’acqua. In tutto questo è ovviamente fondamentale controllare l’equilibrio evitando di ruotare il corpo in aria.

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L’ingresso in acqua dopo il tuffo dai blocchi

La cosa davvero importante quando ci si immerge in acqua dopo il tuffo dal trampolino è ridurre al minimo l’attrito per tenere alta la velocità: la testa rimane incassata tra le braccia, gli addominali devono mantenere il corpo dritto e con un angolo di circa 30° rispetto all’acqua, e le gambe sono tese e unite, con le caviglie rilassate. Non appena si entra in acqua le braccia e la testa “puntano” verso il muretto a bordo vasca per rimanere appena sotto la superficie dell’acqua ed evitare di andare a fondo perdendo velocità. A questo punto si deve cercare di coprire la maggior distanza possibile prima di emergere e cominciare con le bracciate.

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Credits: FlickrCC Atos

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