miCoach Smart Run: la prova dell’orologio Adidas per il running

Detto dell'hardware, tocca al software, che si basa su Android Jelly Bean e gira con un processore Texas Instruments: l'esperienza utente è paragonabile a quella di uno smartphone, senza tempi di attesa, ritardi, crash o accidenti vari, almeno nel normale uso che ne abbiamo fatto, ovvero indossarlo e partire per correre. Ma quello che sicuramente interessa di più sono il GPS e il cardiofrequenzimetro.

Cominciamo dal secondo: il sensore ottico è posto sul fondello, è prodotto da Mio (la stessa casa dell'Alpha presentato al MWC di Barcellona 2013) e sostanzialmente manda in soffitta la fascia cardio da mettere al petto. I puristi e i cardiologi diranno che è sempre meglio rilevare gli impulsi elettrici direttamente dal cuore, ma se quello che vi interessa è sapere a quanti battiti sta viaggiando il vostro muscolo, e tarare di conseguenza la vostra velocità e il vostro ritmo in funzione dei vostri obiettivi, il miCoach Smart Run lo fa perfettamente. Unica accortezza: per rendere ottimale la rilevazione allacciate l'orologio 1 cm circa sopra le ossa del polso.

Che il miCoach Smart Run, l’orologio di Adidas per il running e il fitness, non fosse una semplice operazione di marketing ve lo avevamo detto già lo scorso ottobre alla vigilia del lancio sul mercato: era chiaro da subito che il sensore ottico che calcola la frequenza cardiaca direttamente dal polso, e il Bluetooth con cui ascoltare la musica dall’orologio tramite cuffie wireless, erano caratteristiche hardware troppo ‘alte’ per fare del miCoach Smart Run un semplice gadget hi-tech su cui appiccicare il logo con le tre strisce e dire che sì, anche Adidas cavalca la moda dei wearable device, dell’Internet of Things e della tecnologia smart.

E in effetti, a distanza di qualche tempo e con qualche aggiornamento su aspetti che avevano fatto arrabbiare un poco i primi acquirenti (su tutti: la durata della batteria), possiamo dirlo: il miCoach Smart Run di Adidas è un aggeggio che, nel settore degli orologi per il running, segna un prima e un dopo. E infatti non a caso ha conquistato il Red Dot Design Award 2014, il massimo riconoscimento internazionale in fatto di product design.

Ora, prima di entrare nel dettaglio della nostra prova, servono alcune premesse.

  • miCoach è una piattaforma alla quale ci si registra gratuitamente, indipendentemente dallo Smart Run, dal Pacer, dallo Speed Cell o da qualsiasi altro prodotto Adidas. Potete semplicemente scaricare l’app gratuita e usufruire dei piani d’allenamento messi a disposizione ed elaborati da personal trainer internazionali. Quindi non parleremo di questo: potete valutare la bontà degli esercizi e dei piani d’allenamento in autonomia.
  • miCoach Smart Run è un orologio al 100% per il running e il fitness. Se andate in bicicletta, fate escursioni, andate sulla neve, in barca, col parapendio, sulla luna o chissà cos’altro, e vi serve un orologio multisport magari con altimetro, bussola e barometro, non è il miCoach Smart Run di Adidas quello a cui dovete pensare.
  • Se invece siete dei veri runner nell’animo, indipendentemente dai km che percorrete, e avete 399 euro da spendere, be’, riponete nel cassetto tutto il resto e partite leggeri, che con appena 80 grammi (tanto pesa il miCoach) avete al polso tutto quello che vi serve.
  • In ogni caso dovete disporre di un collegamento Wi-Fi già dal momento in cui lo estraete dalla confezione, lo caricate e lo accendente: la prima cosa che il miCoach Smart Run vi chiederà è quella di registrarvi e sincronizzarvi con il vostro profilo sulla community miCoach. Se non lo fate e non avete il Wi-Fi rimarrete a fissare lo schermo dell’orologio inutilmente.

Fatte le dovute premesse, sfogliate la gallery e scoprite tutte le caratteristiche del miCoach Smart Run di Adidas.

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