Da quest’anno sono disponibili nuovi trekking sulle Dolomiti, adatti a tutti: si tratta dei percorsi Dolomites Ronda, un sentiero escursionistico a lunga distanza da fare a tappe anche brevi, supportati dai servizi di trasporti e supporto ai camminatori: cabinovie per fare salite che non credi di poter affrontare e bus navetta per il trasporto bagagli e per raggiungere gli alloggi.
L’abbiamo provato in anteprima e ve lo raccontiamo.
E guarda la gallery con le immagini spettacolari dei percorsi
Dolomites Ronda, un nuovo modo di fare trekking sulle Dolomiti
Dolomites Ronda è una nuova offerta di trekking a lunga distanza e consiste in varie escursioni giornaliere con diversi livelli di difficoltà, che possono essere combinate in maniera “modulare” per percorrere un itinerario più ampio e personalizzato.
In sostanza decidi tu come quando e quanto camminare, per uno o più giorni, con percorsi di varia difficoltà e tagliando i tempi morti.
Se fino ad ora molti percorsi erano appannaggio solo di chi era molto allenato e esperto ti camminate in montagna, ora con Dolomites Ronda le escursioni nelle Dolomiti possono essere alla portata di tutti.
Il nuovo sistema di percorsi e assistenza ai trekker permette di pianificate su più giorni, utilizzando gli impianti di risalita estivi aperti di Dolomiti Supersummer per le salite più importanti, mentre i bagagli vengono trasportati alla destinazione delle singole tappe.
I pernottamenti avvengono sempre negli hotel partner in valle. In questo modo, i clienti possono godersi il fantastico paesaggio montano durante il giorno e approfittare di tutte le comodità dell’ospitalità di montagna la sera.
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Come fare le escursioni di Dolomites Ronda
Le escursioni possono essere effettuate in compagnia di guide alpine locali o da soli, mentre l’organizzazione prenota e organizza sempre l’alloggio e i trasferimenti. Insomma, un modo nuovo per conoscere le montagne più belle del mondo, lasciando il meno possibile al caso.
Ogni tappa prevede la possibilità di scegliere spontaneamente tra la variante facile e quella più impegnativa, dove quest’ultima è tendenzialmente più lunga e con maggior dislivello, e può comprendere anche tratti tecnicamente impegnativi, come passaggi esposti o vie ferrate.
C’è una app che permette di scegliere i percorsi, seguire le mappe, prenotare nelle strutture convenzionate, programmare l’assistenza per i trasporti.
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
Le tappe di Dolomites Ronda
Le tappe sono tutte descritte dettagliatamente con indicazioni precise sulla lunghezza e sul dislivello, in modo che ognuno possa farsi un’idea e valutare di conseguenza le proprie capacità fisiche e tecniche. I tour possono essere acquistati online sia nella forma “self guided” che nella variante “accompagnata” da guida alpina o accompagnatore di media montagna di ASI.
Sono 5 le tappe di Dolomites Ronda, che ci portano a visitare i panorami più belli delle Dolomiti, attraverso al Val di Fassa, la Val Badia e altre zone. Le trovi qui descritte nel dettaglio.
Ogni tappa prevede itinerari di tre difficolta (facile-media-impegnativa), con distanze diverse, escursioni diverse e tempi di percorrenza diversi.
1. Alpe di Siusi – Campitello di Fassa
2. Campitello di Fassa – Stern
3. Stern – Corvara
4. Corvara – Pozza di Fassa
5. Pozza di Fassa – Seiser Alm
I sentieri di Dolomites Ronda
Qui di seguito alcuni itinerari che abbiamo percorso.
Itinerario facile in Val di Fassa: Alpe di Siusi
L’escursione parte dalla Williamshütte (2.098 m), raggiungibile con con l’Almbus (linea 11) da Compaccio a Saltria e poi con la seggiovia Florian.
Si cammina lungo un’ampia strada verso il rifugio Sassopiatto (2.305 m). Lungo il percorso si gode di una vista mozzafiato sull’Alpe di Siusi e sullo Sciliar. Arrivati al rifugio Sassopiatto (2.305 m), lo sguardo si dirige verso la Marmolada (3.343 m), il più alto e unico massiccio sommitale delle Dolomiti ricoperto di ghiaccio perenne.
Si prosegue lungo il sentiero Friedrich August fino all’omonimo rifugio, per terminare la camminata a Passo Sella.
Da qui, il bus navetta di Dolomiti Supersummer ci porterà in Alta Badia. Pernottamento in hotel nella zona dell’Alta Badia.
Lunghezza: 7 km – Salita: 480 m – Discesa: 190 m
Itinerario difficile in Val di Fassa: Sassopiatto
L’escursione verso il rifugio Sassopiatto inizia a Saltria, che si raggiunge con l’Almbus (linea 11) da Compaccio.
Una volta arrivati, la vista si dirige verso la Marmolada (3.343 m). Dopo un breve ristoro, proseguiamo fino alla cima del Sassopiatto (2.955 m). Si gode di un panorama montano mozzafiato a 360° e della magnifica vista sulla Marmolada.
La discesa segue l’itinerario della salita e attraverso il sentiero Friedrich August raggiungiamo prima l’omonimo rifugio e poi Passo Sella.
Lunghezza: 12 km – Salita 1153m – Discesa: 855m
Itinerario facile in Alta Badia
Con l’autobus di linea raggiungiamo la funivia del Col Alt a Corvara, che ci porta a poco meno di 2.000 m.
Da qui si sale al Piz Arlara (2.011 m). Attraversiamo l’altopiano del Pralongià, chiamato anche anfiteatro delle Dolomiti, fino alla stazione a monte della seggiovia Pralongia (2024 m). Ci godiamo il bellissimo altopiano e una vista panoramica sulle maestose cime delle Dolomiti, tra cui il gruppo di Fanes, il gruppo del Puez e anche il ghiacciaio della Marmolada.
Tornati a valle, un bus navetta ci porta a Pozza di Fassa. Pernottamento in hotel.
Lunghezza: 8 km – Salita: 220m – Discesa: 175m
Itinerario difficile in Alta Badia
L’autobus di linea poeta al punto di partenza, la stazione a valle della funivia del Boè a Corvara. Con la cabinovia e la seggiovia raggiungiamo agevolmente la stazione a monte del Vallon e siamo già a 2526 m.
L’escursione passa per il rifugio Kostner (2542 m) e il Lichtenfelser Steig fino alla prima via ferrata (difficoltà A).
Proseguiamo con alcune facili salite fino alla prima vetta del nostro tour, Cima Lago Ghiacciato (3009 m) e poi il Piz Boé (3.152 m). Una volta in vetta, siamo accolti dal rifugio Fassa (3.151 m).
Si prosegue verso il Sass Pordoi (2.938 m) e la stazione a monte dell’omonima funivia.
Tornati a valle, un bus navetta ci porta a Pozza di Fassa. Pernottamento in hotel.
Lunghezza: 6,5 km – Salita: 765 m – Discesa: 345 m
Itinerario facile: Catinaccio
Si parte dalla stazione della funivia del Catinaccio, che porta al Ciampedie a 2000m. Attraverso l’Alta Via della Val di Fassa raggiungiamo il rifugio Roda de Vael (2283 m). Si gode di una vista impressionante sulle montagne circostanti, sul massiccio del Catinaccio, sul gruppo delle Pale, sulla Tofana e sulla Marmolada.
Si cammina poi lungo il sentiero Hirzelweg intorno al Catinaccio fino al Monumento Christomannos (in onore di Theodor Christomannos, pioniere del turismo in Alto Adige) e si scende al Rifugio Paulina.
Con la seggiovia si raggiunge Carezza/Nova Levante.
Lunghezza: 5,7 km – Salita: 330m – Discesa: 190m
Itinerario difficile: via ferrata Gartl
Si parte dai 2mila metri di Ciampedie e si cammina verso il rifugio Gardeccia e poi fino al rifugio Vajolet (2.245 m).
Attraverso la via ferrata Gartl raggiungiamo il rifugio Re Alberto (2608 m), circondati da imponenti torri di arrampicata, come la Torre Delago, le Torri Nord, la Cima del Catinaccio e altre.
Dalla Forcella Laurino (2.629 m) raggiungiamo il Rifugio Passo Santner (2723 m), recentemente ricostruito.
Proseguiamo attraverso la via ferrata Gartl, in parte assicurata, in parte attraverso passaggi di arrampicata libera con livello di difficoltà II, fino al rifugio Fronza alle Coronelle (2326 m). Da qui si prende la cabinovia Re Laurino, di recente costruzione, per Malga Frommer.
Lunghezza: 8,5 km – Salita: 845 m – Discesa: 505 m
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