La Bari – Napoli in bicicletta, chiamato la Ciclovia dei Borboni, è un itinerario di 340 km che parte idealmente dalla stazione dei treni di Bari e arriva a Piazza Plebiscito a Napoli. Non si tratta di una pista ciclabile, ovviamente, ma anzi soprattutto in prossimità dei centri urbani il tracciato segue strade altamente trafficate, nelle quali è necessario porre particolare attenzione. La Bari – Napoli in bicicletta prevede anche una variante, la “Variante Matera” di 153 km, che oltre che condurre alla Città dei Sassi, unica a suo modo nel mondo, percorre anche strade meno trafficate rispetto al percorso principale, nonché anche meno tortuose.
Bari – Napoli in bicicletta, come fare la Ciclovia dei Borboni
La Bari – Napoli in bicicletta infatti non è un itinerario consigliato a chi affronta la prima vacanza in bicicletta e ha poca abitudine se non allenamento a pedalare un giorno dopo l’altro: c’è un certo dislivello da superare, tappe caratterizzate da parecchi saliscendi collinari che possono risultare impegnative, e appunto altre che invece possono risultare poco piacevoli perché dominate dal traffico veicolare urbano e suburbano.
Tuttavia, superati questi tratti, la Ciclovia dei Borboni attraversa alcuni territori davvero affascinanti e a misura di cicloturismo che vale davvero la pena visitare, meglio se in primavera o inizio autunno, quando il sole e il caldo non picchiano come naturale nelle regioni del Mezzogiorno italiano.
Le tappe della Bari – Napoli in bicicletta
Volendo segnare alcuni punti sulla cartina, divisi per ciascuna regione attraversata, il percorso Bari – Napoli in bicicletta unisce Bari, Palo del Colle, Bitetto, Ruvo di Puglia, Castel del Monte e Minervino Murge in Puglia, Montemilone, Venosa, Rapolla, Melfi in Basilicata (senza considerare la “Variante Matera”), Sant’Andrea di Conza, Teora, Lioni, Montemarano, Atripalda, Avellino, Nola e Napoli in Campania. Per complessive 16 tappe stimate nessuna delle quali più lunga di una trentina di km e ben descritte nel roadbook ufficiale di FIAB e Regione Puglia.
1. Bari – Modugno (10 km)
2. Modugno – Palo del Colle (11 km)
3. Palo del Colle – Ruvo di Puglia (21 km)
4. Ruvo di Puglia – Castel del Monte (25 km)
5. Castel del Monte – Minervino Murge (27 km)
6. Minervino Murge – Montemilone (18 km)
7. Montemilone – Venosa (17 km)
8. Venosa – Melfi (22 km)
9. Melfi – Stazione di Aquilonia (16 km)
10. Stazione di Aquilonia – Calitri (13 km)
11. Calitri – Teora (23 km)
12. Teora – Ponteromito (29 km)
13. Ponteromito – Avellino (33 km)
14. Avellino – Marzano di Nola (32 km)
15. Marzano di Nola – Pomigliano d’Arco (20 km)
16. Pomigliano d’Arco – Napoli (13 km)
La diramazione per Matera si incontra invece a Bitetto, nel corso della seconda tappa Modugno – Palo del Colle, e conduce alla Città dei Sassi in complessive XX tappe.
2.1 Da Modugno: Bitetto – Toritto (8 km)
3.1 Toritto – Quasano (8 km)
4.1 Quasano – Pulo di Altamura (11 km)
5.1 Pulo di Altamura – Altamura (11 km)
6.1 Altamura – Borgo Venusio (11 km)
7.1 Borgo Venusio – Matera (11 km)
Cosa vedere lungo la Ciclovia dei Borboni
Tralasciando le città di Bari, Napoli ed eventualmente Matera, perché punti di arrivo o partenza a cui dedicare qualche giorno extra per una visita, vediamo ora per sommi capi i territori che si attraversano e cosa vedere lungo la Ciclovia dei Borboni.
Appena usciti dalla conurbazione barese la diramazione Matera entra nel territorio di confine tra Puglia e Basilicata e incrocia più volte il percorso di Eurovelo 5. La versione classica invece entra nel Parco dell’Alta Murgia con i suoi splendidi paesaggi e soprattutto Castel del Monte (arrivo della tappa 4) tra le meraviglie architettoniche del nostro Paese. Peraltro in questa tappa c’è anche l’unico tratto non asfaltato che attraversa il Bosco dei Fenicia e gli ultimi querceti della Murgia.
Dalle Murge si entra nel Vulture, in Basilicata, dove si riuniscono le due varianti della Bari – Napoli in bicicletta e si percorre anche la valle dell’Ofanto, uno dei tratti più piacevoli perché con pochissimo traffico e pochi paesi diradati sulle colline.
Anche nel successivo tratto irpino l’itinerario è caratterizzato dai saliscendi e da strade a basso traffico, escluso il capoluogo provinciale ovviamente e fino all’arrivo a Pomigliano d’Arco. Da qui ci sarebbe una vera e propria ciclabile che conduce in centro a Napoli che però prima del 2019 versava in condizioni precarie e che ora sta vedendo i lavori di riqualificazione su alcuni dei suoi tratti.
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