Cinque tappe del Giro d’Italia da fare (e da gustare)

Ponte di Legno - Val Martello Martedì 27 maggio Ponte di Legno ospiterà la partenza della sedicesima tappa del Giro d’Italia, 139 km con il primo Gran Premio della Montagna posto ai 2618 metri del Passo Gavia, un secondo ai 2758 dello Stelvio e l'arrivo in Val Martello, in Alto Adige, dall'altra parte dello Stelvio. Dopo l’annullamento della tappa prevista nel 2013 a causa di un’improvvisa nevicata, quest'anno è stato riproposto il percorso che prevede un'ultima salita di quasi 25 km e oltre 1400 metri di dislivello immersi nel Parco dello Stelvio a quota 2051.
Per rendere l’idea del grado di difficoltà e di spettacolo della prova, basti pensare che i corridori supereranno i 4500 metri di dislivello positivo, arrivando fino ai 2059 metri di Malga Grogg, in fondo alla Val Martello, dove la strada finisce.
Al di là degli appostamenti sui tornanti dei due GPM intermedi, vere e proprie pagine della storia mondiale del ciclismo, sarà piacevole per molti scoprire la Val Martello, sconosciuta ai più: qui d'inverno non si scia e si pratica solo il biathlon (il poligono di tiro, aperto anche d'estate per i turisti, è tra i più frequentati delle Alpi) e ci sono sentieri (e un lago) fantastici che salgono verso l'Adamello e lo Stelvio, cervi enormi e la più alta ed abbondante coltivazione di fragole d'Italia - d'estate certi prati sono più rossi che verdi.
Cena a base di selvaggina, sauna e pernottamento? All'Hotel Waldheim, poco lontano dall'arrivo.

Si comincia venerdì 9 maggio e si taglia l’ultimo traguardo il 1° giugno, sul circuito finale di Trieste: è il Giro d’Italia 2014, la vera festa del ciclismo, delle biciclette e di chi ama le due ruote.

Lo si può seguire in molti modi, ma il migliore è senza dubbio quello di andare di persona ad assistere alle tappe più importanti, quelle più dure, le più spettacolari, le tappe che decidono la classifica. Quelle che trasudano storia, sudore e mito.

Ne abbiamo scelte 5 da non perdere: perché sono l’essenza del ciclismo, perché è possibile – il giorno prima o il giorno dopo – mettersi alla prova sul tracciato dei Pro, e perché tra una pedalata e l’altra non mancano le occasioni di sedersi a tavola o visitare alcuni degli angoli più belli d’Italia.

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