Le spiagge più belle dell’Istria slovena, dove andare e cosa fare nelle vacanze 2024, le foto

10 La punta di Pirano con la torretta del faro credit_Jaka-Ivancic

Ci sono le spiagge più belle dell’Istria slovena, come idea per le vacanze 2024. Si trovano a un passo da Trieste e in poco più di 46 chilometri di costa, da Ancarano alle Saline di Siccole, offrono tesori di terra, di mare, di storia e sapori.
Guarda la gallery per scoprire le spiagge dell’Istria Slovena, a due passi dall’Italia. Qui un’altra gallery sulle bellezze della Slovenia.

Le spiagge più belle dell’Istria slovena, dove andare e cosa fare nelle vacanze 2024, le foto

Ecco le spiagge più belle dell’Istria Slovena, con le attività che puoi fare da quelle parti e qualche cenno sulla cucina e le tradizioni.

Spiaggia Rocce Bianche/Bele skale

È uno dei punti più belli di un tratto di costa totalmente selvaggio, tra i borghi di Isola e Pirano, bordato da irte falesie: la spiaggia di Bele skale – Rocce bianche in italiano – il cui nome è legato al candido pietrisco che ne disegna il sottile profilo e il fondale e che crea un incredibile contrasto con i toni turchesi e le trasparenze dell’acqua. Via terra, per un bagno, si raggiunge attraverso un sentiero che lungo la costa punta verso Capo Ronek. Alll’arrivo, il profilo della città in lontananza, la tranquillità e il sussurrare delle onde, nulla di più. (Credits: Jaka Ivančič)

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Ancarano/Ancaran

Ancarano è letteralmente a due passi dal confine con l’Italia e conquista i visitatori con le sue perle naturalistiche. Da non perdere una piacevole passeggiata nel Parco naturale Punta Grosa/Punta Grossa, il cimitero delle conchiglie e l’unico prato salmastro mediterraneo in Slovenia. Per coloro che sono più interessati alle particolarità architettoniche e storiche, immancabile una visita al Monastero di San Nicolò, ai resti archeologici romani e a una cosa curiosa come e l’antico forno a legna pubblico. (Credits: Jaka Ivančič)

Capodistria/Koper

Capodistria, ponte tra mondo carsico e submediterraneo: è nota come la città dei soli, che decorano i palazzi veneziani medievali, ma anche del sole, che riscalda la laguna della Val Stagnon, il Ciglione carsico e le pareti da arrampicate di fama mondiale. Il centro storico è incantevole e conserva con grande cura le tracce del suo lungo passato, come, per esempio, Palazzo Pretorio, in stile gotico veneziano, le cui origini risalgono al XIII secolo, o il campanile, alto ben 54 metri, e l’annessa cattedrale romanica dell’Assunta e di San Nazario. (Credits: Tadej Bernik)

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Il Ciglione Carisco

La spettacolare terrazza di pietra del Ciglione carsico, che offre una vista superba, delinea un’area dell’entroterra capodistriano che segna il passaggio dall’area geografica continentale a quella litorale della Slovenia, dove l’altipiano carsico si riversa nella zona geologica del flysch dell’Istria slovena (con le sue candide falesie che toccano 80 metri di altezza e sono le più alte dell’Adriatico), andando a delimitare un confine geologico e climatico (Credits: Jaka Ivančič)

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Isola/Izola

Il nome di questo borgo deriva proprio dalla conformazione che aveva una volta e Isola non ha perso le tradizioni che l’hanno resa famosa per la pesca e la lavorazione del pesce. L’atmosfera che si respira ne è la prova, così come il profondo legame dei suoi abitanti con il mare. Da secoli infatti ha fatto del suo centro un pittoresco mandracchio – il porticciolo per le barche più piccole – da dove si può passeggiare fino alla famosa spiaggia cittadina Svetilnik. Particolare il suo fascino veneziano, con le stradine tortuose del centro e gli ottimi ristoranti e bar dove godere della rinomata cucina di mare. (Credits: Jaka Ivančič)

Sapori romani

Anche a Isola sono presenti interessanti tracce della presenza dell’antica Roma nell’Istria slovena ed è molto interessante una visita al il Parco archeologico di San Simone, dove un tempo sorgeva un’importante residenza patrizia, dotata addirittura di un porto. Tra le esperienze che si possono vivere figura anche la divertente ricostruzione in costume di un banchetto in perfetto stile romano, imbandito sotto le stelle per un salto nel II secolo in perfetto stile edonistico. (Credits: Dragan Zlatanović)

Portorose/ Portorož

Per esplorare la costa slovena un’ottima strategia è fare base proprio a Portorose. Da secoli rinomata destinazione per le vacanze legate al benessere, offre, appunto, l’offerta wellness più completa d’Europa, grazie anche alla presenza delle vicine saline, preziosa fonte di sostanze naturali, quali fanghi e acqua madre, per trattamenti ad alto tasso rigenerante. Il vivace lungomare, le terme, i suoi hotel cinque stelle affacciati sull’Adriatico, la riserva naturalistica delle Saline di Sicciole a soli 5 chilometri, da percorrere, magari, in bicicletta, i bagni, i lounge-bar lungo la riva e gli ottimi ristoranti di fine dining sono gli elementi che rendono Portorose un luogo magico e piacevolmente mondano da vivere tutto l’anno. (Credits: Jaka Ivančič)

Le saline di Sicciole

La riserva naturale della Saline di Sicciole, che con il suo sale pregiato contribuì a rendere importante Pirano ai tempi della Serenissima e dell’impero degli Asburgo, è difficile da descrivere in poche parole per la sua struggente bellezza, tra colonie di volatili, salinai all’orizzonte che lavorano il sale ancora come 700 anni fa e i riflessi d’argento disegnati dai suoi specchi d’acqua. Vero e proprio museo a cielo aperto, per la sua ampiezza, offre due accessi (Lera e Fontanigge) e all’interno si trovano un centro visitatori, sentieri da percorrere in bici o a piedi e ricostruzioni come l’ambientazione di una casa dei salinai. (Credits: Jaka Ivančič)

Thalasso Spa Lepa Vida

Nel bel mezzo della riserva naturalistica di Sicciole si cela un luogo quasi segreto e incantato: la raffinata SPA totalmente naturale ed en plein air Lepa Vida, dove concedersi una seduta di talassoterapia, sfruttando le risorse delle saline come i fanghi termali e l’acqua madre. Punti di forza che la rendono unica, oltre alla sua collocazione: l’elegante design minimale, il legno chiaro e i bianchi tendaggi per un effetto visivo di grande armonia con il contesto ambientale. La sensazione di benessere è immediata. Appena dopo aver varcato la sua soglia. (Credits: Goiko Zrimsek)

Pirano/Piran

È uno dei borghi marinari più belli di tutto l’Adriatico, il cui fulcro è l’ellisse perfetta di Piazza Tartini, dedicata all’omonimo e celebre musicista piranese, che sembra immensa rispetto al reticolo di vicoli che la incorniciano e che si affaccia sull’incantevole mandracchio impreziosito dai colori accessi delle sue barche. Tra i suoi tesori, gli imponenti palazzi ottocenteschi, risaleti alla dominazione austro-ungarica, come quello del Municipio, che fanno da controcanto alle tracce serenissime, perfettamente rappresentate dalla casa veneziana, edificio costruito a metà del XV secolo. Suggestive le antiche mura con vista sul blu e la secentesca chiesa di San Giorgio il cui campanile è la perfetta copia in scala di quello di San Marco a Venezia. (Credits: Jaka Ivančič)

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