D’estate il gelato diventa uno dei piaceri più diffusi, simbolo di refrigerio, allegria e momenti spensierati. Dal punto di vista nutrizionale, gelati e sorbetti non sono pasti completi ed equilibrati.
Questo non significa demonizzarli, ma imparare a inserirli nel proprio stile di vita con intelligenza e consapevolezza.
Gelati e sorbetti fanno bene?
Gelati e sorbetti non sono “nemici della dieta” (che non esistono, in assoluto), ma alimenti da trattare con la stessa consapevolezza che riserviamo a ogni scelta. La chiave è il contesto, non il divieto: gustare con piacere, ma anche con intelligenza.
Cosa contiene davvero un gelato?
Nella maggior parte dei casi, il gelato artigianale o industriale è composto principalmente da zuccheri semplici, che innalzano rapidamente la glicemia; grassi, spesso saturi, soprattutto nei gusti a base latte o crema; pochissime fibre, vitamine o proteine.
I sorbetti possono contenere meno grassi, ma non sono privi di zuccheri, anzi spesso ne contengono in quantità comparabili al gelato tradizionale.
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Gelato come sostituto di un pasto? Meglio di no.
Un pasto equilibrato richiede un giusto apporto di proteine (da uova, pesce, carne, legumi o latticini), grassi buoni (soprattutto vegetali come olio EVO, semi, frutta secca), carboidrati complessi (da cereali integrali), e una buona quantità di fibre e micronutrienti (da verdure e frutta).
Il gelato non fornisce tutto questo: manca di proteine significative, fibre e micronutrienti essenziali, e ha un impatto glicemico elevato. Per questo motivo non è adatto a sostituire regolarmente un pranzo o una cena, se l’obiettivo è mantenere equilibrio e benessere.
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Spoiler: ne mandiamo poche, ma buone!
Come (e quando) inserire il gelato nella dieta senza sensi di colpa
Non serve rinunciare, ma trovare il giusto contesto per gustarlo. Vediamo qualche occasione propizia.
Per i bambini attivi in vacanza, una piccola coppetta può essere una merenda piacevole, soprattutto dopo attività fisica o una giornata al mare.
Come comfort food occasionale, può essere inserito in un “giorno di festa”, dove si ascoltano i segnali del corpo, si privilegia la convivialità e si accetta qualche concessione.
Dopo una cena leggera (es. verdure + secondo piatto proteico), sporadicamente una pallina di gelato può rappresentare la quota di carboidrati del pasto.
Durante una lunga passeggiata, gustarsi un gelato può diventare un rito sereno e sostenibile, sia per il metabolismo che per l’umore.
4 consigli per mangiare il gelato
- Preferire le porzioni piccole (una pallina, o una coppetta media).
- Evitare che sia l’abitudine quotidiana: 2–3 volte a settimana può essere un compromesso adatto per chi è attento a un’alimentazione equilibrata.
- Scegliere gelati artigianali con ingredienti naturali o sorbetti con vera frutta, senza sciroppi o aromi artificiali.
- Occhio ai topping (panna, biscotti, caramello): aumentano il carico calorico e glicemico in modo importante. Sceglili, se ti piacciono, con questa consapevolezza, se devi stare in un’alimentazione equilibrata.
Buona estate… e buon gelato (ogni tanto)!
📌 A cura della Dott.ssa Monia Farina
Biologa nutrizionista, fondatrice di Mangia per Piacere®
Educazione alimentare scientifica, personalizzata, felice.
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