È la adventure race più dura (e pazza) al mondo, tra voli in parapendio e percorsi da fare a piedi. Il prossimo 2 luglio inizierà l’ottava edizione della Red Bull X-Alps, una massacrante gara di 1000 km lungo le cime alpine. Per arrivare anche solo a terminare una competizione del genere, è indispensabile un mix di abilità, tecniche e competenze non alla portata di tutti: corsa in montagna, resistenza, tecnica alpinistica, velocità in volo con parapendio, trekking, prestanza fisica e una notevole soglia di sopportazione della fatica. Il record, per ora, appartiene allo svizzero Christian Maurer, che nel 2015 è arrivato primo con un tempo di 8 giorni, 4 ore e 37 minuti.
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Da est a ovest
Alla edizione 2017 parteciperanno solo 30 atleti selezionati, tra cui non mancherà il nostro Aaron Durogati, che ha già corso la gara nel 2013 e nel 2015. Il percorso è come una serie di linee rette che attraversano le Alpi. I partecipanti, da est a ovest, devono riuscire ad arrivare fino in fondo correndo o volando col parapendio. Ogni squadra è composta da un atleta e un “supporter”, con il secondo che si occupa di portare con sé cibo, acqua e strumenti di assistenza medica; il suo ruolo è fondamentale anche per quanto riguarda la logistica e il supporto psicologico. Nell’ultimo volo di quest’anno bisognerà atterrare nel Principato di Monaco, per poi proseguire a piedi fino all’ultima tappa (la cittadina francese di Peille).
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Le regole
Gli atleti possono gareggiare dalle 5 del mattino alle 22.30 e si può volare solo dalle 6 alle 21. Dal 2013, però, ognuno ha a disposizione un “Night Pass”, utile per portarsi avanti durante la notte camminando o correndo. L’utilizzo di questa sorta di jolly sarà, ovviamente, dettato dalla stanchezza e dalle condizioni meteorologiche. Ogni partecipante, col parapendio, è obbligato a rispettare le “Visual Flight Rules”, ossia tutte quelle norme e procedure per la sicurezza in volo utilizzando solo la propria vista (quindi senza radioassistenze).
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