Colesterolo e dieta: perché è meglio eliminare i carboidrati che i grassi saturi

Chi soffre di problemi di colesterolo e segue una dieta dovrebbe eliminare i carboidrati invece che i grassi saturi. Una ricerca rivela che stiamo sbagliando 

rinunciare ai carboidrati fa migliorare le prestazioni

Le persone che soffrono di problemi di colesterolo e seguono una dieta dovrebbero sapere che è meglio eliminare i carboidrati che i grassi saturi. Lo spiega un nuovo studio della University of South Florida (USF Innovation) che ha scoperto che puntare sull’eliminazione dei grassi saturi contro il colesterolo è una convinzione errata.
Per decenni, le persone con diagnosi di ipercolesterolemia familiare sono state spinte a ridurre al minimo il consumo di grassi saturi per abbassare il colesterolo e ridurre i rischi di malattie cardiache. Ma lo studio, pubblicato sulla rivista BMJ Evidence-Based Medicine, non ha trovato prove a sostegno di questa teoria.

Colesterolo e dieta: perché è meglio eliminare i carboidrati che i grassi saturi

L’ipercolesterolemia familiare è una malattia genetica che provoca livelli di colesterolo 2-4 volte superiori alla media. Il che porta organizzazioni per al salute a suggerire di non mangiare cibo proveniente da fonti animali, come carne, uova e formaggio, e di evitare l’olio di cocco. Ma il team internazionale di esperti in malattie cardiache e dieta, tra cui cinque cardiologi, ha rivisto le linee guida dietetiche per le persone che soffrono di ipercolesterolemia familiare. Secondo gli autori della ricerca non c’è giustificazione nel suggerire una dieta a basso contenuto di grassi saturi.

Meno pasta e carboidrati per prevenire problemi cardiaci

“Il nostro studio ha dimostrato che una dieta più” salutare per il cuore “è povera di zuccheri, non di grassi saturi”, spiega David Diamond, professore e ricercatore di malattie cardiache all’Università della Florida del Sud. Lo studio afferma che seguire una dieta a basso contenuto di carboidrati è più efficace per le persone a alto rischio di malattie cardiache, come quelle in sovrappeso, ipertese e diabetiche.
È una scoperta coerente con un altro articolo recentemente pubblicato nel “Journal of American College of Cardiology”, che fornisce prove evidenti che il cibo che aumenta la glicemia, come pane, patate e dolci, dovrebbe essere ridotto al minimo, piuttosto che ingredienti a base di oli tropicali e animali.
(foto FlickrCC-Christian Cable)

 

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