Se stiamo a quel che dice l’OMS non possiamo farne a meno, ma abbiamo davvero bisogno di 10.000 passi al giorno per essere in forma?
Qualche anno fa, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lanciò la campagna dei “10.000 passi al giorno” per invitare i cittadini a condurre una vita sana, che diminuisse i rischi di attacchi cardiaci, migliorasse la pressione arteriosa e contribuisse a un generale dimagrimento delle persone a rischio obesità.
Quindi camminare fa davvero così bene? La risposta è sicuramente sì, ma non è certo una novità. Ma è davvero questa la soglia necessaria per avere una vita sana? E da dove arriva il numero 10.000?
Negli anni abbiamo visto come questa misura susciti dubbi. E le alternative scientifiche ci sono. Dagli studi che suggeriscono 3 mila passi quotidiani a quelli che puntano su 7 mila (forse l’obiettivo più equilibrato). Cerchiamo di capirne di più.
Abbiamo davvero bisogno di 10 mila passi al giorno per essere in forma? In realtà no
La “storia dei 10mila passi” è interessante, ed è collegata al mercato dei braccialetti fitness (o smartband, orologi GPS e simili), che dal 2018 è in continua espansione.
Non tutti sanno però che il primo dispositivo del genere vide la luce nel 1964 in Giappone, anno delle prime olimpiadi di Tokyo, e venne spinto dalla campagna marketing dell’agenzia nipponica Yamasa Tokei che lanciò sul mercato Manpo-Kei, letteralmente “il contatore dei 10.000 passi”.
Per la prima volta veniva distribuito un dispositivo automatico che indicava l’esatto numero di passi da compiere per essere in salute. In seguito l’OMS, coinvolta nell’argomento, condusse i suoi studi e arrivò a stabilire il suo riferimento, che non ha a che fare con il braccialetto giapponese, ma tutto nacque da un lancio pubblicitario.
Quanti passi bisogna fare al giorno?
Oggi il mercato ha migliorato il prodotto senza cambiare il numero dei passi: sempre 10.000, che corrispondono grosso modo a 8 km.
Bisogna domandarsi se realmente questo numero possa considerarsi ancora attendibile e rappresentare un adeguato promemoria per quelle persone sedentarie che vorrebbero cambiare stile di vita ma non ci riescono.
In questo senso, come dimostra una ricerca, bastano anche 10 minuti alla settimana, se quello che cerchiamo è un miglioramento nell’umore.
Oppure anche 3 mila passi al giorno, che sono perfetti per avere un ritmo sonno-veglia equilibrato.
Uno studio dell’università di Miami ha rivelato che se aumentiamo il numero di passi, allunghiamo la nostra vita e miglioriamo la salute, e ha individuato in 4500 passi al giorno la distanza ideale, che venga percorsa in una passeggiata sola come in tanti piccoli tratti. Cioè: camminate gente, è tutto qui.
L’OMS e la Società Italiana dell’Obesità (SIO) convengono nel sottolineare l’importanza di una regolare attività fisica per prevenire e, in alcuni casi, risolvere problemi metabolici, cardiovascolari, posturali e pressori.
Ma i 10.000 passi, più che un diktat medico-scientifico per condurre una vita sana, vanno considerati più che altro un incentivo per chi vuole migliorare la propria qualità di vita ma non ci riesce.
Quanto camminare per stare bene?
L’esattezza della misurazione (perché proprio 10.000 e non 12.000 o 9.000?) è già di per se un sinonimo di approssimazione, dovuta più ad esigenze di mercato che mediche. E sul tema il dibattito è aperto.
Giusto per capire alcune posizioni, Laura Williams, dietologa ed esperta di fitness, esprime il suo scetticismo alla BBC: “Se una persona corre abitualmente 2/3 volte a settimana, di certo non sarà più in forma percorrendo 10.000 passi al giorno, avrà bisogno di un allenamento diversificato e più scrupoloso”.
E Stephen Parnis dell’Australian Medica Association consiglia di svolgere una leggera attività sportiva quotidiana per circa 30 o 60 minuti per cinque giorni alla settimana, sottolineando come sia importante non tanto la quantità del lavoro svolto ma la regolarità nel perseguirlo.
Se proprio non riusciamo a darci l’obiettivo dei 10 mia passi ma vogliamo camminare regolarmente per mantenerci in forma, possiamo seguire l’obiettivo dei 7 mila passi: secondo uno studio molto approfondito dell’Università del Massachusetts, aggiungere alle nostre attività quotidiane 20 minuti di camminata significa ridurre il rischio di morte per qualsiasi causa dal 50% al 70%.
Questo tipo di esercizio fisico infatti può ridurre il rischio cardiovascolare agendo in modo positivo sulla pressione sanguigna, riducendo il colesterolo, migliorando l’iperglicemia e contribuendo alla riduzione del peso.
Nel novembre del 2023 anche un’altro studio lo conferma: 7 mila passi possono essere la distanza giusta da percorrere ogni giorno.
Attività alternative alla camminata
Secondo la scienza camminare è la miglior medicina dl mondo. Anche perché, soprattutto se si fa in mezzo alla natura, fa bene alla mente ed è un potente antistress, capace di migliorare anche la vita sessuale.
Ma la camminata è l’unico modo per svolgere l’esercizio raccomandato dagli enti della salute? No, lo stesso si può fare nella neve, con le ciaspole.
Oppure in bici, o anche in e-bike, come spiega uno studio della Miami University pubblicato nel 2021, che dimostra come i 150 minuti di moderata attività settimanale possano essere svolti anche sui pedali.
Insomma, lo slogan dei 10.000 passi, nato a scopo pubblicitario, resta un incentivo importante perché sprona le persone ad avvicinarsi all’attività fisica permettendo di quantificarla e darsi obiettivi concreti. Ma per poter raggiungere un buon livello di salute è necessario allenarsi regolarmente e con costanza.
[Credits foto: Pixabay]
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