Cos’è e come funziona la resilienza?

Per capire cos’è la resilienza e come funziona si può partire da due esempi su tutti, i più noti: l’Ultra Trail du Mont Blanc, 168 km e 9600 metri di dislivello positivo da percorrere nel tempo limite di 46 ore e il Tor des Geants, 330 km per 24mila metri di dislivello positivo da affrontare nel tempo limite di 150 ore. Entrambe sono tra le più dure ultra-trail al mondo, ed entrambe attirano ogni anno migliaia di richieste di iscrizione: se avete mai avuto la fortuna di parteciparvi, o anche solo di assistere all’arrivo al traguardo dei concorrenti, vi sarete anche chiesti da dove derivi la capacità fisica e mentale di affrontare simili distanze e dislivelli e le conseguenti difficoltà. Il tutto in semi autonomia.

C’è una parola, un concetto, che può spiegare questa capacità – apparentemente sovrumana – di andare oltre quelli che sembrano limiti normali, umani, comuni: resilienza. Il termine indica la capacità, in circostanze avverse, di trovare le risorse fisiche e mentali per affrontare quelle difficoltà e superarle in modo efficace, contro ogni previsione.

Tra i massimi esperti di resilienza c’è Pietro Trabucchi, psicologo e sportivo (ha lavorato con le squadre nazionali di sci di fondo, triathlon e ultramaratona, oltre ad aver scalato l’Everest, concluso due edizioni del Tor des Géants, tutte quelle della PTL e la Rock and Ice nell’artico Canadese). Noi abbiamo letto due dei suoi libri (Resisto dunque sono. Chi sono i campioni della resistenza psicologica e come fanno a convivere felicemente con lo stressPerseverare è umano. Come aumentare la motivazione e la resilienza negli individui e nelle organizzazioni. La lezione dello sport, ma c’è anche il più recente Tecniche di resistenza interiore. Come sopravvivere alla crisi della nostra società) e abbiamo voluto estrapolare le 6 regole per diventare davvero resiliente. Nello sport come nella vita.

Motivati da solo

Se vuoi raggiungere un obiettivo, non aspettare che siano altri (il tuo capo, il tuo allenatore, un tuo amico) a darti la spinta necessaria.

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Non esistono trucchetti magici

Non si diventa resilienti da un giorno all’altro, ma solo con impegno e disciplina quotidiani: la resilienza è una capacità cognitiva e riguarda il modo in cui ci raffrontiamo alla realtà.

Dimentica il talento

Pensare che tutto dipenda da quel dono porta inevitabilmente a smette di lottare. Invece il successo è sempre e solo frutto dell’impegno.

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Dimentica i premi

Pensare a una gratificazione può essere uno stimolo nell’immediato, ma è una spirale negativa a lungo termine. Solo la motivazione intrinseca permette di trasformare gli ostacoli in sfide e trarne forza.

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La fatica è la chiave del successo

E la fatica altro non è che l’accettazione delle condizioni di disagio, di difficoltà, di sofferenza.

Alza l’asticella

Per aumentare la tua resilienza devi aumentare le esperienze di successo: più ti poni nuove sfide e più le superi, e più ti senti bravo e motivato ad affrontarne altre.

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