La dieta anti-infortuni: cos’è?

“L’allenamento gioca sicuramente un ruolo fondamentale ai fini della performance sportiva. Ma da solo non basta: è necessario anche mangiar bene”: parola del prof. Barry Sears, ideatore della Dieta Zona e presidente dell’Inflammation Research Foundation di Boston, nonché ex giocatore di basket nella squadra dell'università. Secondo Sears, l'alimentazione può agire sulla genetica. L'importante è che sia bilanciata (come la dieta Zona), ricca di polifenoli (i pigmenti colorati contenuti in verdura e frutta) e di omega-3 (i cosiddetti grassi della salute), che si trovano soprattutto nel pesce.

L’attività fisica è un caposaldo della salute, così come lo è l’alimentazione. Pianificare pasti bilanciati è importante non solo per gli atleti professionisti, ma anche per chi pratica sport semplicemente per rimanere in forma e sentirsi meglio. Un concetto ribadito alla terza edizione del Congresso Internazionale Science in Nutrition, promosso dalla Fondazione Paolo Sorbini e tenutosi a Milano con la partecipazione di professori, medici e nutrizionisti di fama mondiale.

Gli esperti, sulla base delle ultime ricerche scientifiche, hanno parlato della dieta antinfiammatoria nella prevenzione, e in alcuni casi nella cura, delle malattie croniche e degenerative. La seconda sessione del congresso, Sports and Nutrition, era interamente dedicata al tema dell’alimentazione nello sport. Gli studi parlano chiaro: una dieta bilanciata, basata sul controllo ormonale attraverso il cibo secondo i principi della dieta Zona ideata dal professor Barry Sears, insieme a una corretta integrazione, aiuta a migliorare la prestazione atletica e a prevenire o recuperare dagli infortuni.

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