Palette per il nuoto: a cosa servono

Le palette per il nuoto non servono certamente per andare più forte ma per perfezionare la tecnica della bracciata e per aumentare la forza resistente delle braccia e dei muscoli

Palette per il Nuoto a cosa servono

Le palette per il nuoto servono ad almeno due scopi: il primo è quello di allenare la forza resistente delle braccia, aumentando la presa in acqua e quindi lo sforzo necessario alle braccia per la presa e le fasi di spinta e trazione; il secondo è quello di perfezionare o correggere il movimento della bracciata, aiutando il nuotatore a eseguirlo in forma corretta fin dall’entrata in acqua del braccio. Esistono per questi scopi due tipi diversi di palette che si differenziano fondamentalmente per il tipo di attacco al palmo della mano. I fori invece servono principalmente a permettere di mantenere un po’ di sensibilità al contatto con l’acqua.

A cosa servono le palette per il nuoto

Palette per il nuoto per sviluppare la forza delle braccia

Le palette per il nuoto possono sviluppare la forza delle braccia, in particolare la forza resistente, aumentando la superficie di presa dell’acqua soprattutto durante le fasi di spinta e trazione della nuotata. Tuttavia circa l’uso e l’utilità delle palette per il nuoto ci sono diverse teorie e convinzioni relative alla metodologia di allenamento: c’è chi pensa che debbano essere usate sempre, in ogni allenamento, per un tempo variabile, e chi invece ne consiglia l’uso solo durante le settimane di carico dell’allenamento della forza.

Ciò che è certo è che per massimizzare l’allenamento delle braccia e degli altri muscoli coinvolti nella nuotata a stile libero – in particolare quelli del tronco come pettorali, dorsali e addominali, ma anche bicipiti e tricipiti – è meglio utilizzare le palette per il nuoto in combinazione con il pull buoy, che isola il movimento delle braccia e favorisce l’anticipo verticale dell’avambraccio, il segreto per ridurre l’affaticamento delle braccia nel nuoto a stile libero.

Palette per il nuoto per perfezionare la tecnica

L’altra conseguenza dell’uso delle palette per il nuoto è il perfezionamento della tecnica. Ora, l’errore da non commettere è quello di usare le palette per nuotare più velocemente; in primis perché non ha senso fare dei tempi con le palette, e poi perché non è nuotando velocemente con le palette che si migliorano forza e tecnica. Anzi, la tecnica corretta si acquisisce tramite le palette senza forzare la velocità ma concentrandosi sull’esecuzione della corretta sequenza di movimenti, dell’inizio della bracciata, della fase di spinta e di quella di recupero: sarà poi la corretta esecuzione tecnica a permettere di nuotare più velocemente, insieme alla maggior forza acquisita, e non il contrario.

Come utilizzare le palette per il nuoto

Quindi le palette per il nuoto vanno usate principalmente per affinare o correggere la tecnica e, in un secondo tempo o come conseguenza, per aumentare la forza resistente di avambracci e braccia, spalle, pettorali, addominali e dorsali, tutta la catena muscolare coinvolta nel gesto della bracciata. Vanno usate per un tempo ragionevole, e non per forzare i tempi di allenamento, perché altrimenti si rischiano patologie da sovraccarico, in particolare alla spalla, oppure veri e propri infortuni alle spalle. Sarebbe ottimale che durante la fase di allenamento con le palette per il nuoto ci fosse un allenatore a bordo vasca che corregge il gesto tecnico della bracciata, quantomeno di tanto in tanto, perché è davvero difficile avere la percezione corretta del movimento senza un feedback esterno.

Ovviamente occorre scegliere la taglia giusta di palette per il nuoto (che dipende da altezza e peso, nonché dalla dimensione delle mani, che di solito è conseguente alla stazza generale) ma anche il modello adatto allo stile di nuoto che si pratica (quelle per rana e delfino sono o più piccole o le cosiddette “mezze palette” rispetto a quelle per lo stile libero).

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