I sentieri più belli del mondo che rischiano di sparire

Alcuni dei sentieri più iconici del mondo rischiano di sparire per clima, guerre, turismo e instabilità politica

Arch Canyon, Utah

Non solo una meraviglia della natura nordamericana, con l’infinito canyon di pietra rossa che si stacca dalle Abajo Mountains, ma anche un luogo sacro ai nativi americani, che qui hanno vissuto fin dalla notte dei tempi. L’area ora è contesa tra chi vuole proteggerla e includerla all’interno del Bear’s Ears National Monument e i politici locali che vogliono aprirla ulteriormente al traffico motorizzato. Chi vincerà? La domanda è anche in mano a Barack Obama, che vorrebbe chiudere la sua presidenza con il timbro su un grande monumento nazionale.

È difficile anche solo immaginarlo, ma alcuni tra i percorsi escursionistici più belli del pianeta sono minacciati al punto da rischiare di scomparire. Cammini iconici che per decenni hanno attirato viaggiatori, fotografi e trekker da tutto il mondo stanno diventando fragili, instabili o addirittura inaccessibili.
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Le cause sono diverse e spesso intrecciate: il cambiamento climatico che modifica coste e montagne, l’eccessiva pressione turistica, la gestione scorretta delle risorse naturali, infrastrutture insufficienti o situazioni di instabilità politica che rendono impossibile garantire sicurezza ai viaggiatori. In altri casi è semplicemente la natura, con il suo ritmo imprevedibile, a ridisegnare territori e a cancellare lentamente tracciati storici.

A segnalare la gravità del fenomeno è stato Doug Schnitzspahn su National Geographic, che ha raccolto gli esempi più emblematici: otto grandi itinerari escursionistici che potrebbero diventare soltanto un ricordo. Alcuni rischiano di essere distrutti da uragani e incendi sempre più intensi, altri si trovano oggi in zone di conflitto, altri ancora soffrono gli effetti dell’overtourism o dell’abbandono.

Il messaggio è chiaro: questi cammini non sono eterni, e potrebbero sparire molto prima di quanto immaginiamo.

 


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