I sentieri più belli del mondo che rischiano di sparire

Alcuni dei sentieri più iconici del mondo rischiano di sparire per clima, guerre, turismo e instabilità politica

Sacred Headwaters, British Columbia, Canada

Il cuore selvaggio della British Columbia, dove risalgono i salmoni, dove regnano gli orsi e dove le popolazioni indigene del Canada ritengono avere le loro radici. Ma è anche un’area ricca di risorse energetiche e minerarie, e gli appetiti delle compagnie petrolifere e dei grandi player delle materie prime stanno premendo sul governo Canadese: come finirà il braccio di ferro?

È difficile anche solo immaginarlo, ma alcuni tra i percorsi escursionistici più belli del pianeta sono minacciati al punto da rischiare di scomparire. Cammini iconici che per decenni hanno attirato viaggiatori, fotografi e trekker da tutto il mondo stanno diventando fragili, instabili o addirittura inaccessibili.
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Le cause sono diverse e spesso intrecciate: il cambiamento climatico che modifica coste e montagne, l’eccessiva pressione turistica, la gestione scorretta delle risorse naturali, infrastrutture insufficienti o situazioni di instabilità politica che rendono impossibile garantire sicurezza ai viaggiatori. In altri casi è semplicemente la natura, con il suo ritmo imprevedibile, a ridisegnare territori e a cancellare lentamente tracciati storici.

A segnalare la gravità del fenomeno è stato Doug Schnitzspahn su National Geographic, che ha raccolto gli esempi più emblematici: otto grandi itinerari escursionistici che potrebbero diventare soltanto un ricordo. Alcuni rischiano di essere distrutti da uragani e incendi sempre più intensi, altri si trovano oggi in zone di conflitto, altri ancora soffrono gli effetti dell’overtourism o dell’abbandono.

Il messaggio è chiaro: questi cammini non sono eterni, e potrebbero sparire molto prima di quanto immaginiamo.

 


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