Arrivano novità importanti in merito al bonus per l’acquisto di biciclette, e-bike e monopattini elettrici per muoversi in città nel post emergenza Coronavirus. L’Italia, ma non solo, sta puntando sulla mobilità sostenibile con l’obiettivo di decongestionare i mezzi pubblici e non creare situazioni di affollamento. Milano ha già iniziato i lavori per realizzare, in tempi brevi e a basso costo, 35 chilometri di nuove piste ciclabili (molte di queste in sola segnaletica) entro la fine dell’anno (qui abbiamo parlato dei pro e contro di questo progetto). Tante altre città seguiranno il capoluogo lombardo in questo processo che muterà i volti delle nostre strade, anche quelle più trafficate e dove non avremmo mai immaginato di vedere delle corsie apposta per le bici. Ma per abbracciare il cambiamento, soprattutto in un periodo economicamente non felice, bisogna anche pensare a come agevolare i cittadini negli acquisti dei mezzi a pedali. Il Governo se n’è reso conto e, si spera presto, farà azioni concrete a riguardo.
Bonus per biciclette e e-bike: 200 euro (non per tutti?) per comprare bici, e-bike e monopattini elettrici
Il bonus per l’acquisto delle biciclette (elettriche e non) è sulla bocca di molti da diverse settimane, ma finora non ci sono state proposte concrete. Ieri, però, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha fatto un annuncio importante nel corso di un question time alla Camera:
“Con il decreto-legge di prossima adozione, al fine di evitare un incremento non sostenibile del traffico privato e dei relativi problemi di congestione e inquinamento e per decongestionare l’affluenza al trasporto pubblico, ho proposto, d’intesa con il ministro Costa, la promozione di forme di mobilità alternativa, la diffusione della micromobilità elettrica e l’utilizzo di mezzi di trasporto innovativi e sostenibili.”
Dopo questa apertura generale alla mobilità sostenibile, il Ministro ha spiegato nel concreto come potrebbero essere questi bonus per biciclette e e-bike. In sostanza è allo studio un “buono mobilità alternativa” di 200 euro per coloro che risiedono in città metropolitane e aree urbane da almeno 60mila abitanti. Il bonus potrà essere impiegato nell’acquisto non solo di biciclette e e-bike, ma anche di mezzi di micromobilità elettrica come segway, monopattini elettrici e hoverboard. Da un lato è un’ottima novità che potrebbe spingere tante persone a compare uno di questi mezzi, ma dall’altro lato sorge spontanea la domanda: e i cittadini che abitano in città o paesi con meno di 60mila abitanti?
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A quanto pare, il bonus per biciclette e e-bike non rientrerà all’interno del Buono Mobilità (di cui abbiamo già parlato), previsto dall’articolo 2 del Decreto Clima, il quale consiste in un incentivo di 1500 euro per coloro che rottamano entro il 31 dicembre 2021 un’automobile da Euro 0 a Euro 3 (o 500 euro per chi rottama motocicli omologati fino alla classe Euro 2 ed Euro 3). Ovviamente le modalità per richiedere i 200 euro si sapranno con precisione quando uscirà il Decreto. Secondo ‘QuiFinanza’, il processo potrebbe funzionare in questo modo: i cittadini compreranno una bici a prezzo già scontato, poi il rivenditore si rivolgerà allo Stato per avere indietro la quota del bonus.
Un’altra proposta importante: la definizione di Bike Lane sul codice della strada
Durante il question time alla Camera, il Ministro dei Trasporti ha anche parlato di una novità sotto un certo senso rivoluzionaria in termini di viabilità urbana:
“Si è proposto di introdurre nel Codice della strada la definizione di Bike Lane: una corsia con destinazione prioritaria alla circolazione dei velocipedi nella quale è consentita la circolazione anche dei veicoli a motore con numero totale di ruote non superiore a tre, come ad esempio i ciclomotori, i motocicli ed i tricicli. Avremo così indubbi vantaggi sulla sicurezza e sullo snellimento della circolazione”.
Più ciclabili, un bonus per l’acquisto di bici e l’introduzione di una nuova definizione (decisamente bike friendly) sul codice della strada. Insomma, gli ingredienti per aprirsi alla mobilità sostenibile nella Fase 2 del Coronavirus (ma anche in un futuro più distante) ci sono tutti.
(Foto di copertina: papagnoc / Pixabay)
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