Palestre aperte dal 25 maggio: le regole da rispettare approvate dal Governo

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Quali regole dovremo rispettare una volta che riapriranno le palestre?
La graduale ripresa delle attività economiche e produttive del nostro paese coinvolgerà a breve anche le palestre e i centri sportivi. La data di riapertura indicata dal Governo è fissata a lunedì 25 maggio, ma le regioni potranno anticipare o posticipare in base all’andamento della curva epidemiologica e al numero di centri in grado di adattarsi alle nuove norme anti contagio. In Liguria, ad esempio, alcune palestre hanno riaperto nella giornata del 18 maggio, mentre in Lombardia bisognerà attendere il 31 maggio. Per queste attività inizia una nuova era, fatta di dispenser con gel per le mani, ingressi contingentati e macchinari/attrezzi continuamente da disinfettare. Si tratta di regole importanti per limitare la diffusione del nuovo Coronavirus, ma seguirle per filo e per segno non sarà semplice: ecco perché molte palestre sono destinate a rimanere chiuse ancora per un bel po’.
Andiamo ora ad analizzare le linee guida approvate dal Governo in merito alla ripartenza dei luoghi chiusi dove fare sport: continua a leggere qui sotto.

Palestre aperte: le linee guida approvate dal Governo

Il testo integrale delle linee guida del Governo non parla di obbligo tassativo di misurazione della febbre all’ingresso: “Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore 37,5°C”. Da quanto sembra, dunque, l’uso dei termoscanner sarà a totale discrezione dei proprietari. Le palestre dovranno pianificare le attività in modo preciso, prediligendo le prenotazioni e regolamentando gli accessi per evitare assembramenti. Sarà obbligatorio, inoltre, mantenere l’elenco delle presenze per 14 giorni, in modo tale da tracciare e avvisare i clienti nel caso in cui qualcuno dovesse contrarre l’infezione da Coronavirus. Per quanto riguarda gli spogliatoi e le docce, gli spazi dovranno essere organizzati nell’ottica di assicurare le distanze di almeno 1 metro. Sarà consigliabile arrivare in palestra già in tenuta sportiva, cambiandosi solo le scarpe in spogliatoio (sarà obbligatorio utilizzare calzature apposite). Tutti gli indumenti e gli oggetti personali dovranno essere riposti dentro la propria borsa, anche all’interno degli armadietti. Insomma, dimenticatevi gli appendini. Spogliatoi, bagni e armadietti dovranno essere puliti e disinfettati almeno una volta al giorno.
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Disinfettare gli attrezzi dopo ogni singolo uso e rispettare le distanze

Ora arriva la parte più insidiosa: la distanza tra i clienti e la disinfezione degli attrezzi. Le indicazioni del Governo dicono che bisognerà “regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza: almeno 1 metro per le persone mentre non svolgono attività fisica, oppure almeno 2 metri durante l’attività fisica”. Per i clienti sarà obbligatorio, sia all’entrata sia all’uscita, pulirsi le mani con i gel idroalcolici contenuti negli appositi dispenser forniti dalla palestra, che dovrà posizionarli in più punti (ben visibili) all’interno della struttura. Il responsabile dell’attività, inoltre, dovrà assicurare la disinfezione delle macchine e degli attrezzi usati dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto. Qui sorge spontanea una domanda: come sarà possibile avere un costante controllo della situazione? In ogni caso, sul testo delle linee guida è specificato che gli attrezzi e le macchine che non possono essere disinfettati non devono essere usati. Un’altra indicazione è quella di garantire “la frequente pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine, anche più volte al giorno (ad esempio tra un turno di accesso e l’altro)”.

L’aerazione degli ambienti e l’uso dei condizionatori

Tra le indicazioni del Governo c’è anche una parte dedicata al microclima di palestre e centri sportivi. Le regole principali saranno: garantire periodicamente l’aerazione naturale nell’arco della giornata in tutti gli ambienti dotati di aperture verso l’esterno, aumentare la frequenza della manutenzione/sostituzione dei filtri dell’aria in ingresso, attivare l’ingresso dell’aria almeno un’ora prima dell’arrivo dei clienti e fino a un’ora dopo la chiusura. Inoltre, negli edifici dotati di impianti di ventilazione con apporto di aria esterna bisognerà eliminare la funzione di ricircolo dell’aria. Sarà obbligatorio pulire i filtri dell’aria di ricircolo dei condizionatori, le prese e le griglie di ventilazione (queste ultime con panni in microfibra inumiditi con alcol etilico al 75% o acqua e sapone).
(foto di copertina: William Choquette / Pexels)

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