Quando Thomas Hicks vinse la maratona Olimpica di St Louis grazie a due mele, un cane e un cassone di un camion

La maratona delle Olimpiadi di St.Louis nel 1904, sono entrate nella storia più per il tragicomico finale che per il dato strettamente agonistico. Più le pagine che raccontano queste vicende sono ingiallite dal tempo e più il romanticismo, ma anche la purezza sportiva di quegli atleti, diventa il comun denominatore di queste storie.

 

I sogni che si avverano

Spirito, amore e passione come quella che ha portato a St.Louis, Felix Carbajal, postino cubano il cui sogno era quello di correre una maratona, ma che non avrebbe potuto mai realizzare se, nell’Isla Grande, qualcuno non avesse fatto una colletta popolare e raccolto i soldi per pagargli il piroscafo per raggiungere la costa americana. Un sogno che si avvera, ma anche un personaggio sui generis questo Carbajal, che durante il viaggio sperpera la somma raccolta al gioco e si ritrova completamente al verde.

Per correre serve una divisa e Felix non ha nemmeno un cent. Felix uomo strano, ma a quanto pare fortunato, perché trova altre persone che s’inteneriscono e gli danno la somma per comprarsi maglietta, calzoncini e scarpe. E lui cosa fa? Si veste sì, ma in stile cowboy, stivali compresi e così si presenta alla linea di partenza della maratona olimpica.  Il pubblico impazzisce per questo folle cubano che in quel momento sembra tutto fuorché un atleta.

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Un maratoneta sui generis

Anche così conciato. Correva con degli stivali da cowboy, Felix Carbajal mostra una grinta e una forza incredibile. Corre Felix e corre forte e più si avvicina al traguardo, togliendosi man mano ciò che aveva indosso, ci si rende conto che quel postino un po’ strampalato può davvero realizzare un grande sogno, ma la fame sarà il fattore determinante della sua sconfitta.

A pochi chilometri dall’arrivo, Felix si ferma, coglie due mele da un albero e le mangia avidamente. Mele probabilmente acerbe, perché viene colto da forti dolori allo stomaco e deve rallentare la sua corsa, arrivando così al traguardo al quarto posto. Quelle mele gli costarono una medaglia.

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Un finale da film

Una maratona, quella delle Olimpiadi del 1904, dal finale degno di un film. L’americano Leutanow aveva l’oro in tasca, ma a pochi metri dal traguardo fu attaccato da un cane che lo costrinse a scappare nei campi vicini, lasciando così il primo posto al connazionale Fred Lorz, che non mostrava molti segni di fatica, semplicemente perché 30 dei 42 chilometri li aveva percorsi nel cassone di un camion… Alla fine la medaglia d’oro e il titolo olimpico vengono consegnati a uno strematissimo Thomas Hicks, che dopo essere stato proclamato vincitore, stramazzò al suolo e fu portato in ospedale.

La mela che ti costa una medaglia, il cane che ti leva l’oro, il sogno di vittoria, la fatica, le illusioni e la gioia finale. Tutti ingredienti che fanno dello sport, comunque e sempre, una delle cose più belle da raccontare e da vivere.

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Credit: Wellcome Library, London. Wellcome Images

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