Proteggere il cuore in estate: le regole di prevenzione contro trombosi e infarto

7 regole su alimentazione, attività fisica e controllo delle condizioni ambientali per favorire la salute del cuore e evitare i rischi peggiori che si possono correre in estate quanto alla salute cardiovascolare 

Se vuoi proteggere il cuore in estate, ci sono delle regole di prevenzione contro trombosi e infarto da seguire attentamente.
L’estate è perfetta per fare sport e divertirsi, ma è anche una stagione a rischio per il cuore: «Nei mesi estivi possono verificarsi alcune situazioni che espongono il nostro corpo a trombosi e a eventi cardiovascolari, soprattutto in persone fragili o predisposte», avverte la dottoressa Lidia Rota Vender, presidente di ALT ( Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari).

Proteggere il cuore in estate: le regole di prevenzione contro trombosi e infarto

Per gli sportivi e non solo alta quota, caldo eccessivo e disidratazione possono favorire l’insorgenza di un  incidente cardiovascolare, a partire da infarto e ictus, soprattutto in chi soffre (spesso senza saperlo) di patologie del cuore e della circolazione, è in cura con terapie ormonali, ha subito di recente un intervento chirurgico o soffre di malattie infiammatorie croniche o acute.
Ma sono a rischio anche le donne in gravidanza, i soggetti in sovrappeso o quanti hanno avuto traumi agli arti inferiori che possono attivare la coagulazione del sangue e provocare una trombosi. Come proteggersi? Mettendo in pratica le seguenti raccomandazioni della stessa ALT.

1. Ancora più frutta e verdura nella dieta

Per favorire una corretta circolazione del sangue, nei mesi caldi è ancora più importante dare spazio nella dieta a verdura e frutta (almeno 5 porzioni totali al giorno) e bere molta acqua, preferibilmente non gassata e lontano dai pasti. Sono invece da limitare tutti i cibi molto salati.

2. Muoversi il più possibile

«Tenere in azione le gambe, anche al lavoro, favorisce il ritorno del sangue al cuore e riduce la probabilità di ristagno, che aumenta il rischio di trombosi e di flebiti», spiega la dottoressa Lidia Rota Vender, presidente di ALT. In vacanza, ok quindi alle camminate sportive e alle nuotate in mare come in piscina.

3. Al mare attenzione all’orologio

In spiaggia è sempre bene esporsi al sole nelle ore meno calde della giornata, ancora meglio se con un cappello o la testa bagnata. Come già detto, sì al nuoto in mare e alle camminate in acqua lungo il litorale, mentre le immersioni subacquee sono invece assolutamente vietate a chi ha già avuto una trombosi cerebrale o un’ischemia, o ancora presenta un difetto delle valvole del cuore o un forame ovale pervio.

4. In montagna attenzione all’altezza

Altitudini elevate possono provocare un pericoloso rialzo della pressione in chi ne soffre e richiedere un aumento della dose del farmaco che si prende di solito. Se si è amanti della montagna e si soffre di ipertensione, meglio poi programmare una vacanza prolungata ad alte quote, non un soggiorno di pochi giorni o di poche ore, in modo da dar tempo all’organismo di adattarsi al nuovo clima.

5. Ovunque, attenzione a questi sintomi

«I sintomi della trombosi sono vari: una gamba gonfia più dell’altra, un dolore forte a un polpaccio o sulla schiena, in alcuni casi la mancanza di respiro o un improvviso mal di testa», avverte la dottoressa Lidia Rota Vender. «Se abbiamo dei sospetti, non perdiamo tempo e rivolgiamoci immediatamente al medico, così da effettuare tutti gli accertamenti necessari».

6. Fare sempre sport al fresco

Se si è sportivi, la possibilità di avere tutta la giornata a disposizione per l’attività fisica invoglia ad approfittarne al massimo. Ma in ogni caso è bene allenarsi nelle ore più fresche della giornata, cioè quelle del primo mattino così come della tarda serata. Inoltre, in estate è ancora più importante fare pasti leggeri prima dell’attività fisica.

7. Usare le calze elastiche

Le calze elastiche sono utili in estate a chi ha problemi di circolazione e sono obbligatorie in gravidanza, perché aiutano il sangue a tornare rapidamente al cuore e riducono la probabilità che le vene profonde delle gambe perdano elasticità.
Credits: foto di Pixabay (apertura) e di Kaboompics.com (nel testo) da Pexels

 

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