I cibi prebiotici non fanno bene solo all’intestino. Come spiega uno studio accademico, quando i batteri “buoni” digeriscono queste fibre speciali, producono sottoprodotti metabolici che migliorano il sonno, la salute cerebrale, il metabolismo e persino la forza delle ossa.
Si tratta di un’azione benefica che coinvolge l’intero organismo, a conferma del legame tra microbiota intestinale e benessere generale.Scopriamo di più su questi cibi e perché ci fanno così bene.
Cosa sono i cibi prebiotici
I prebiotici sono un tipo di fibre alimentari (come i galatto-oligosaccaridi, o GOS, e i frutto-oligosaccaridi, FOS) che non vengono digerite dal nostro organismo, ma nutrono i batteri “buoni” dell’intestino.
In questo modo favoriscono l’equilibrio della flora intestinale e migliorano il funzionamento del tratto digerente.
Attenzione però: tutti i prebiotici sono fibre, ma non tutte le fibre sono prebiotiche. Solo alcune hanno la capacità di stimolare selettivamente la crescita dei batteri benefici.
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Dove si trovano i cibi prebiotici
Oltre al latte materno — il primo e più completo alimento prebiotico naturale — queste fibre si trovano in molti cibi comuni:
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asparagi
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banane
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carciofi
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aglio e cipolle
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porri e cicoria
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tarassaco e cereali integrali
Sono alimenti facilmente combinabili tra loro e perfetti per una dieta varia, ricca di fibre e povera di zuccheri raffinati.
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I benefici delle fibre prebiotiche
Lo studio dell’università americana ha individuato almeno sei benefici concreti legati al consumo regolare di alimenti prebiotici.
1. Sonno migliore
Una dieta ricca di prebiotici migliora la qualità del sonno, sia REM che non REM, anche dopo situazioni stressanti. Il microbiota intestinale influenza infatti i cicli ormonali e il rilascio di melatonina.
2. Salute cerebrale
Dormire meglio significa anche proteggere il cervello. Un sonno regolare, favorito dai prebiotici, contribuisce allo sviluppo cognitivo nei primi anni di vita e al mantenimento della memoria negli adulti.
3. Meno stress
Secondo i ricercatori, chi presenta un migliore sonno REM dopo eventi traumatici ha minori probabilità di sviluppare disturbi da stress post-traumatico. Le fibre prebiotiche aiutano dunque a regolare le risposte ormonali allo stress.
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4. Minori rischi di tumori
Le fibre prebiotiche modificano la composizione della microflora intestinale, migliorando la digestione e riducendo l’infiammazione. Studi condotti anche dalla University of Minnesota mostrano una correlazione tra consumo di fibre prebiotiche e minor rischio di cancro al colon-retto.
5. Ossa più forti
Un consumo quotidiano di fibre prebiotiche favorisce un maggior assorbimento di calcio, migliorando la densità ossea. Questo effetto è particolarmente importante durante la crescita, fino ai 27 anni, ma utile anche in età adulta e per le donne in menopausa.
6. Maggiore senso di sazietà
Le fibre prebiotiche aiutano a controllare la fame: rallentano la digestione e prolungano il senso di sazietà, contribuendo al mantenimento del peso corporeo. È il motivo per cui, dopo aver mangiato una banana o un piatto di cereali integrali, ci si sente sazi più a lungo.
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