Mangiare poco la sera è meglio, mentre mangiare tanto non fa bene, lo spiega la scienza: si finisce per incamerare troppe energie e calorie e si abbassa la qualità della dieta. Uno studio inglese dalla Ulster University, presentato alla Conferenza Europea e Internazionale sull’Obesità (ECOICO 2020) spiega che esiste un legame tra il consumo serale squilibrato di cibo e un maggiore apporto energetico totale, oltre che una minore qualità della dieta.
Perché è meglio mangiare poco la sera
Negli ultimi anni si è intensificato il dibattito scientifico su modi e tempi del consumo di cibo e su come possono influenzare il metabolismo e altri processi fisiologici. Le sensazioni di fame seguono un preciso ritmo quotidiano e spesso sono più intense nel corso della giornata, e verso sera, dopo aver consumato energie fra lavoro e sport. Questo fenomeno potrebbe influenzare sia il tipo di cibo che assumiamo che la quantità di cibo che ingeriamo. Spesso infatti siamo portati a mangiare di più la sera che a pranzo e a colazione, anche seguendo le abitudini dell’alimentazione italiana rispetto a quella del nord Europa. Ma lo studio inglese rivela che non è un bene.
Il team ha selezionato un gruppo di 1177 adulti di età compresa tra 19 e 64 anni, utilizzando i dati registrati nel National Diet and Nutrition Survey del Regno Unito relativi agli anni 2012-2017. I soggetti sono stati raggruppati in quartili (4 gruppi uguali del 25%) in base alla proporzione del valore di introduzione di energia nel loro corpo giornaliera (EI – Energy Intake) dopo le 18:00, dal più basso con meno del 31,4%, fino al più alto il cui consumo serale rappresentava oltre il 48,6% della loro EI. La qualità della dieta è stata valutata grazie ai diari alimentari tenuti dai partecipanti utilizzando il Nutrient Rich Food Index, che classifica gli alimenti in base al rapporto tra i nutrienti importanti che contengono rispetto al loro contenuto energetico.
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Mangiare la sera incide molto sulla dieta
In tutto il gruppo campione, i pasti serali hanno costituito una media di quasi il 40% (39,8%) di energie giornaliere. Si è visto che la qualità della dieta differiva tra i quartili dei partecipanti che hanno consumato la maggior parte della loro EI la sera: questi avevano un punteggio significativamente peggiore sull’indice di alimenti ricchi di nutrienti rispetto a quelli del resto dei gruppi campione.
Così gli autori commentano che affermano: “I nostri risultati suggeriscono che il consumo di una percentuale inferiore di EI la sera può essere associato a un minore apporto energetico giornaliero, mentre il consumo di una percentuale maggiore di apporto energetico la sera può essere associato a un punteggio inferiore nella qualità della dieta”.
Quando e come mangiare la sera
La tempistica dell’assunzione di energia quindi può essere un importante elemento nella dimagrimento e in una dieta per perdere peso. E si tratta di un comportamento modificabile da parte delle persone, ma servono precise indicazioni sanitarie.
Sono ora necessarie ulteriori analisi per esaminare se la distribuzione dell’apporto energetico e dei tipi di cibo consumati la sera sono responsabili anche della composizione corporea e della salute cardiometabolica.
(foto StockSnap pixabay)
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