EasyJet torna a volare in Italia dal 15 giugno: cosa fare in caso di cancellazione

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EasyJet torna a volare in Italia dal 15 giugno, ma partirà da un numero limitato di rotte.
Il turismo, anche in Italia, è pronto a ripartire. Infatti dal 3 giugno, salvo ulteriori restrizioni, saranno consentiti gli spostamenti tra regioni (ci sono ancora dubbi sulla Lombardia e il Piemonte) e verranno riaperti i nostri confini per accogliere, senza obbligo di quarantena, i cittadini degli stati dell’Unione Europea e dello Spazio Schengen. Per questo motivo diverse compagnie aeree si stanno organizzando per ripristinare i voli italiani, partendo ovviamente da quelli interni. È il caso di easyJet, che dal 15 giugno riprenderà a volare in 8 aeroporti italiani. Si inizierà dunque dai voli domestici per poi, anche in base ad eventuali accordi sul turismo in Unione Europea, ricominciare a collegare l’Italia con gli altri paesi del Vecchio Continente.
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EasyJet torna a volare in Italia: gli aeroporti coinvolti

Dopo Ryanair, che ripristinerà il 40% dei propri voli dal primo luglio, anche easyJet tornerà presto a volare in Italia. La compagnia aerea low cost svizzera, infatti, ha annunciato che ripristinerà un numero ridotto di rotte da 8 aeroporti italiani. Si viaggerà inizialmente con voli nazionali che collegheranno Milano Malpensa con Palermo, Catania, Bari, Napoli, Lamezia Terme, Cagliari e Olbia; sarà previsto, inoltre, un volo da Brindisi a Ginevra. Tutto ciò a partire dal 15 giugno, ossia la stessa data in cui la Grecia permetterà ai voli internazionali di atterrare all’aeroporto di Atene. L’obiettivo di easyJet è quello di aumentare progressivamente le rotte, in modo tale da arrivare a luglio-agosto (salvo ulteriori restrizioni dovute all’aumento dei contagi da Coronavirus) a una situazione non perfettamente normale, ma quasi.

Le regole da seguire in volo e in aeroporto

Sui voli easyJet vigerà l’obbligo per i passeggeri e per il personale (di cabina e di terra) di indossare la mascherina e verrà sospeso il servizio di ristorazione a bordo, in modo tale da limitare i contatti e gli spostamenti durante il volo. Tutti gli aerei saranno dotati di dispositivi sanitari di scorta: mascherine, guanti e gel disinfettante per le mani. Ogni giorno gli aeromobili verranno puliti approfonditamente e sanificati integralmente, così da garantire la protezione delle superfici dal virus per 24 ore. A bordo, dove possibile, l’equipaggio inviterà i passeggeri a sedersi a distanza da coloro che non viaggiano con loro. I voli non viaggeranno a capienza ridotta.
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Ai passeggeri easyJet verrà chiesto di presentare e scannerizzare autonomamente i propri documenti, così il personale non dovrà maneggiarli. L’invito della compagnia è quello di effettuare il check-in online scaricando la carta d’imbarco sul proprio smartphone o stampandola prima di arrivare. In aeroporto, inoltre, saranno obbligatori l’uso delle mascherine e la compilazione di moduli di autocertificazione sul proprio stato di salute. Ovviamente ci verrà misurata la temperatura, ma questa è ormai la prassi da inizio febbraio.

Cosa fare in caso di cancellazione del volo

Al di là delle misure che verranno adottate per il turismo in Unione Europea, molti italiani che hanno prenotato un volo (domestico ma non solo) prima del Coronavirus potrebbero decidere di rinunciarvi: le incertezze sono ancora troppe. Per quanto riguarda easyJet, però, conviene aspettare una eventuale cancellazione del volo da parte della compagnia aerea. Se ci si muove prima e in autonomia, infatti, non si ottiene alcun rimborso. In merito ai voli prenotati per quest’estate, sul sito di easyJet si legge: “chiediamo ai clienti di avere pazienza e aspettare per ricevere informazioni su tutte le opzioni a loro disposizione. Se il tuo volo non è stato cancellato non potremo evadere nessuna richiesta di rimborso”.
In caso di cancellazione del volo da parte della compagnia, le opzioni sono due: spostare il volo in qualunque data (fino a maggio 2021) e verso qualsiasi destinazione senza dover pagare alcuna differenza tariffaria, altrimenti richiedere un voucher per lo stesso importo del biglietto acquistato. Inoltre, anche se non si è ancora verificata alcuna cancellazione, si può cambiare il volo (prenotandolo in una data entro maggio 2021) senza pagare alcuna penale. Tornando ai voucher, la questione è a dir poco spinosa: la Commissione Europea li ha giudicati illegali come unica opzione (in 14 paesi UE), e il Governo Conte ha ancora pochi giorni di tempo per rivedere l’ultima norma e lasciare ai consumatori la facoltà di scelta fra rimborso di un viaggio cancellato e conversione dello stesso in un voucher.

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