Prima maratona: cosa fare prima, durante e dopo

15 consigli per il prima, durante e dopo la tua prima maratona, affinché sia davvero qualcosa di indimenticabile

Prima maratona | Consigli

La tua prima maratona potrebbe essere anche l’unica e ultima, oppure l’inizio di un lungo viaggio che chissà quando finirà. Non lo potrai mai sapere fintanto che non ne prenderai coscienza, ma una cosa è davvero importante: che la tua prima maratona rimanga come qualcosa di memorabile.
Perché i primi 42,195 metri di corsa della tua vita non li dimenticherai mai, e saranno un viaggio che ti trasformerà nel profondo. Perché c’è sempre un prima e un dopo ogni maratona, ma il prima e il dopo della prima volta nella distanza regina dell’atletica è qualcosa che rimarrà scolpito nel profondo della tua anima, prima ancora che della mente o del corpo.

Prima maratona: cosa fare prima, durante e dopo

E affinché tutto questo sia davvero memorabile, ovvero un bellissimo ricordo, e non una sensazione di frustrazione, ci sono un po’ di cose da fare prima, durante e dopo. Cioè nei 3 giorni che vanno dalle 24 ore prima della corsa alle 24 ore successive. Perché tutto ciò che hai fatto come preparazione e allenamento è ormai fatto, catalogato e archiviato, e a te non resta che goderti l’esperienza.

Prima maratona | Consigli

Prima maratona: cosa fare il giorno prima

1. Smetti di pensare: ormai ciò che è fatto, è fatto. Non è ora il momento dei dubbi, dei rimpianti e dei ripensamenti. La tua condizione di allenamento quella è, mancano 24 ore al via, pensa positivo.

2. Apprezza il viaggio: sono state lunghe settimane di allenamenti, fatiche, sacrifici, dolori, rinunce. Sembra impossibile che sia una cosa piacevole, e invece lo è. Ringrazia (te stesso, o chi vuoi) per aver fatto questo viaggio verso la tua prima maratona. È come la notte prima degli esami: ci saranno altri esami nella vita, ma quella notte rimarrà indelebile.

3. Al massimo fai una corsetta. Roba da 15′, massimo 20′. Si chiamano shake-out run, e servono più per la testa che per le gambe. Sì, ti sentirai come se le gambe fossero di marmo, il respiro bloccato, la mente offuscata. È tutto normale, e una shake-out run serve proprio a scrollarti di dosso tutto questo.

4. Prepara le tue cose: le scarpe, le calze, i pantaloncini e la t-shirt. Ma anche una vecchia felpa da indossare nell’attesa della partenza se dovesse far freddo, e che lascerai come monito a terra non appena cominci a correre, le barrette energetiche e i gel. E poi il sacco gara, da consegnare al ritiro del pacco gara, con dentro quello che ti serve una volta finita la tua maratona: una t-shirt di ricambio, una giacca antivento o antipioggia se è dato pessimo tempo, i biglietti dei mezzi pubblici o dei soldi per tornare a casa, e così via. Controlla tutto e poi sigilla tutto.

 

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5. Niente improvvisazioni. Tipo scarpe nuove, calze diverse o altre cose che non hai mai provato e testato prima. Ciò che hai sempre usato andrà benissimo.

6. Mangia. Avrai sicuramente un piano alimentare per il giorno prima, probabilmente con il tipico carbo-load. Mangia con calma, mastica bene, digerisci meglio: stai facendo rifornimento per quello che ti aspetta domani.

7. Dormi. Non sarà facile, ti girerai e rigirerai nel letto. Ma ti potrebbe tornare utile un famoso passo de I Promessi Sposi del Manzoni: “Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi: ma, in primo luogo, era molto affaticato; secondariamente aveva già date tutte le disposizioni necessarie, e stabilito ciò che dovesse fare, la mattina. Don Abbondio in vece non sapeva altro ancora se non che l’indomani sarebbe giorno di battaglia; quindi una gran parte della notte fu spesa in consulte angosciose“. Vuoi essere il principe di Condé o Don Abbondio?

Prima maratona: cosa fare il giorno della gara

8. Rilassati. È il D-Day della tua vita da runner, quello dello sbarco nel mondo della maratona, quindi rilassati, fai colazione all’orario stabilito e con il menu che avevi pensato, entra nel mood e dirigiti verso la linea di partenza.

9. Parti piano. Sì, l’adrenalina ti farebbe partire a bomba, ma sarebbe un errore. E comunque sarai così tanto imbottigliato che non ti conviene disperdere energie per fare a gomitate per un scalare di qualche posizione. Stai nel flusso, goditi la festa, comincia a far girare le gambe. Vedrai che non te ne pentirai.

10. Tieni il tuo ritmo. Ti sei allenato a lungo, hai più o meno in testa il ritmo da tenere, sai più o meno quale tempo potrebbe essere giusto per te, continua ad aver fiducia in quello che hai fatto. Cerca il pacer per la tua andatura e non cambiare programma nel frattempo. Ci sarà sempre qualcuno più veloce di te, e non puoi rincorrerli tutti. La vera competizione oggi è solo con te stesso.

11. Immagina il tuo piano. Arriverà il momento in cui ti chiedi chi te l’ha fatto fare, e realizzi che 42 km sono tantissimi. Allora è anche il momento di spezzettare il percorso in tanti piccoli traguardi intermedi. I primi 10 km, il 21°, il 30, il 35°, il 40°, il traguardo. Un passo alla volta si arriva ovunque, nella maratona come nella vita.

12. Sfodera il tuo mantra. Arriverà il momento in cui vuoi mollare, lasciar perdere, uscire dal tracciato. È il momento in cui devi sfoderare il tuo mantra, che ti sei preparato per tempo, quello in cui hai le risposte a tutte le domande esistenziali sul senso della vita e della maratona. Sarà un momento passeggero, ma devi essere pronto a superarlo.

Prima maratona: cosa fare dopo

13. Cammina. Sì, la tentazione, e il desiderio, sarebbero di crollare a terra e rimanere immobile a contemplare il traguardo. In realtà se non vuoi che le tue gambe diventino di colpo dei tronchi di legno di conviene continuare a camminare un po’, in modo da favorire lo smaltimento dell’acido lattico.

14. Mangia e bevi. Liquidi da reintegrare, per forza, ma anche carboidrati e proteine per favorire il processo metabolico di ricostituzione delle fibre muscolari e l’infiammazione.

15. Dormi. Be’, te lo sei meritato un bel riposo ristoratore. Perché anche il riposo è parte di un piano di allenamento per tornare presto a correre e pensare alla prossima maratona.

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