Quali sport si potranno fare dal 4 maggio?

Quali sport si potranno fare dal 4 maggio

Tennis, running, bici: gli sportivi, giustamente, iniziano a chiedersi quali sport si potranno fare dal 4 maggio. In attesa di un annuncio ufficiale da parte del premier Giuseppe Conte, che parlerà entro la fine di questa settimana, cominciano a uscire le prime indiscrezioni in merito all’allentamento delle restrizioni sugli spostamenti individuali. Questo discorso, ovviamente, coinvolge anche gli sportivi, i quali dopo il 3 maggio (quando dovrebbe finire la cosiddetta Fase 1 dell’emergenza Coronavirus) dovrebbero avere molte più libertà grazie alla riapertura dei parchi recintati e non.
Secondo Repubblica saranno consentite diverse attività oltre il jogging e la bicicletta (ovviamente in forma individuale), come ad esempio il trekking e le arrampicate in montagna. E c’è anche qualche speranza per i tennisti. Andiamo ora a vedere i possibili scenari per l’inizio della Fase 2, tenendo però conto di due aspetti: non c’è ancora nulla di ufficiale e le singole Regioni potranno inasprire i divieti tramite delle ordinanze (un fatto non da escludere per i territori più colpiti).
Cerchiamo di capirne di più, continua a leggere più sotto.

Quali sport si potranno fare dal 4 maggio?

In Italia si va verso il sì all’attività sportiva in forma individuale anche lontano da casa, quindi non per forza “nei pressi della propria abitazione”. Saranno consentite le attività come il running, il jogging (che legalmente, come ci ha spiegato l’avvocato che siamo andati a intervistare, sono concepite allo stesso modo) e il fitwalking. Inoltre, si potrà uscire in bicicletta a fare una semplice passeggiata o anche una pedalata più lunga fuori città; lo stesso discorso vale per le mountain bike. Tutto ciò dovrà avvenire in solitaria e con un distanziamento di almeno 2 metri dalle altre persone: su questo non si può transigere. Al momento, sempre secondo Repubblica, non dovrebbe essere confermato l’obbligo di usare la mascherina durante l’attività sportiva.
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Trekking in montagna, sport al mare e tennis

Le altre novità del post 3 maggio riguarderanno gli amanti della montagna. Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, le passeggiate e le arrampicate dovrebbero essere consentite. Stesso discorso per chi preferisce il mare, dato che si va verso il sì per le nuotate in solitaria, il windsurf e le uscite singole (al massimo in due) in barca vela e in canoa. E il tennis? Il Governo potrebbe autorizzare l’accesso ai campi (solamente all’aperto) a non più di due persone alla volta. Si tratta di uno sport in cui il rispetto delle distanze è garantito, dunque non dovrebbero esserci problemi. È chiaro che poi bisognerà fare attenzione agli spogliatoi e agli spazi comuni all’interno dei circoli, i quali dovranno stabilire regole ferree.

Gli sport vietati anche dopo il 3 maggio

Saranno tassativamente vietati, sia all’aperto sia al chiuso, sport di squadra e di contatto come la pallacanestro, il calcio, la pallanuoto, le arti marziali e la danza. Inoltre, ancora per un po’, rimarranno chiuse le piscine, che dovranno completamente ripensare le modalità di accesso (non potranno crearsi assembramenti). Saranno “banditi” anche gli allenamenti/corse di gruppo dei ciclisti e delle moto cross. Le palestre di qualsiasi tipo (dai centri fitness alle palestre per le attività di atletica) non riapriranno immediatamente, ma non è escluso che prima dell’estate cambi qualcosa.
(Foto: Isabella Mendes / Pexels)

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