Vacanza in bici con i bambini, i consigli per partire

Se stai pensando di fare una vacanza in bici con i bambini, i consigli per partire possono fare al differenza.
Percorrere un itinerario su due ruote significa fare attività fisica in mezzo alla natura, godersi i sentieri e i panorami con il movimento lento, sentire un senso di libertà impagabile e il gusto della scoperta che sui pedali ha un sapore unico. Che si pedali su una mountain bike o una bici da cicloturismo o anche una ebike, i bambini avranno grandi benefici: lo confermano alcune ricerche scientifiche che riportiamo qui sotto. Quali ciclovie seguire, le tappe da fare, la mappa da usare, che soste fare e quando, cosa mangiare, come rallegrare la giornata ai bambini. Queste sono le cose da tenere presente durante una vacanza in bici. Continua a leggere per scoprire i suggerimenti su come gestire i bambini durante un viaggio in bici.

Cosa fare per organizzare una vacanza in bici con i bambini

Un viaggio in bicicletta in famiglia è una fantastica idea: anche la scienza ha dimostrato che andare in bicicletta ha a che fare con la felicità. Pensa ad esempio cosa vuol dire pedalare in mezzo ai fenicotteri rosa nelle Valli di Comacchio.

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In più bastano 30 minuti al giorno per abbassare anche la pressione sanguigna. E andando in bici si fa l’amore meglio.
Anche per un bambino stare all’aria aperta ha vantaggi incalcolabili: aumenta il grado di felicità, tiene lontana la depressione, potenzia gli skill, aumenta la capacità relazionale e migliora la salute.
Tutto quello che abbiamo appena spiegato sul cicloturismo è sacrosanto. Ma quando ci sono di mezzo i bambini bisogna fare attenzione, perché tutto si fa più delicato, complicato, rischioso.
Dalla scelta della meta ai ritmi di viaggio, dalla bici al tipo di tappa, ci sono alcune cose fondamentali da tenere presente per imbarcarsi in un viaggio. Eccole.

1. Scegli la destinazione giusta

Il viaggio da solo lungo i Balcani fra Bosnia, Albania, Croazia e Montenegro di cui vi abbiamo raccontato è stato un’esperienza umana meravigliosa, come pure quello in Vietnam sulle tracce dei Vietcong, o quello del Deserto del Negev in Israele, ma non è il caso di farla con un bambino di 5 anni (e nemmeno di 14). Se viaggi con bambini fino a 8-10 anni, soprattutto la prima volta, è meglio spendere del tempo per individuare la meta e il percorso adatto.

L’Europa

Se l’Olanda è il paese della bici per eccellenza, tutto il Nord Europa ha piste e ciclovie perfettamente tenute (qui parliamo di Copenhagen) in mezzo a panorami splendidi, a una cultura della bici profonda e a un rispetto per i ciclisti commovente.
Francia e Germania sono ben attrezzate e dispongono di ampi territori pianeggianti (in Germania hanno anche un’autostrada per le biciclette).

Ma anche in Austra esistono tratti pianeggianti, molto facili e panoramici, così come in Portogallo. E diversi tratti dei grandi cammini come la Via Francigena e il Cammino di Santiago si possono fare in bici.
Ecco qualche spunto.

 

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L’Italia

Il nostro paese non è male quanto a piste e strade. Certo, non regge il paragone con quelle del nord Europa. ma dalla sua ha ambienti, paesaggi, città da attraversare e tradizioni culturali da conoscere che sono inarrivabili.

La conformazione fisica dell’Italia è forse più adatta a itinerari brevi e circoscritti con i bambini piccoli, come ad esempio quelli lungo il Po. Esiste una rete di ciclovie sempre più fitta e curata (noi abbiamo raccolto 50 ciclovie per attraversare tutta Italia) e le tappe non sono mai troppo lontane una dall’altra. Ecco alcuni percorsi adatti a una vacanza con bambini.

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2. Condividi e coinvolgi

Un bambino può essere entusiasta all’idea di fare una vacanza in bici. Ma può anche cambiare idea da un momento all’altro. Un modo furbo per trasmettergli l’entusiasmo per il viaggio che andrete a fare è quello di coinvolgerlo e raccontargli che cosa andrete a fare e a vedere, le bellezze che incrocerete per strada.

Usa Google, le mappe e i siti

Mostragli le mappe cartacee, quelle su Google, traccia il percorso e apri qualche sito per vedere insieme le foto dei luoghi. Leggete insieme qualche libro sulla bici. E raccontate storie, aneddoti, leggende e curiosità sulla destinazione, cercando magari di collegarla alle materie che i bambini stanno studiando a scuola.

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3. Cerca di capire quanti chilometri puoi fare

Hai fatto il Sellaronda e vuoi mulinare i garretti come un matto altrimenti ti annoi? Pensaci bene prima di partire con il tuo piccolo sul sellino posteriore, o attaccato alla tua bici con il trailgator: la vacanza potrebbe autodistruggersi dopo pochi chilometri per incompatibilità.

Le regole base

Non andare oltre i 40-50 a tappa km se ti porti il bambino sul seggiolino.
Riduci a 30 km se lo agganci al cammellino.
Se il virgulto pedala da solo in autonomia, valuta in base alla sua tenuta fisica e psicologica, ma rimani entro la soglia dei 30-40 km.: fra pedalate, riposo, soste per i pasti e momenti di svago, non puoi pretendere di più.

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4. Progetta le tappe in modo intelligente

Che tu parta da casa in bici o che viaggi in combinazioni auto+bici, camper+bici, treno+bici, la regola ferrea è quella di adattare l’itinerario alle esigenze dei bambini e non viceversa. E di viaggiare la mattina. Sono tre gli aspetti da tenere in mente.

Quando partire

Se dunque andrai a percorrere 40-60 km al giorno, parti la mattina (magari prima delle 9.30) per due motivi: evitare il caldone e concentrare il grosso del trasferimento in una parte della giornata.

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Quando fare le soste

Intervalla la tappa con soste da stabilire in base all’autonomia dei tuoi figli sul seggiolino o in bici (diciamo ogni 30-45 minuti).
Non fare soste troppo lunghe: come detto, è meglio concentrare lo spostamento in bici in un momento solo della giornata e abbastanza continuo.

Gestire il pranzo

Prima di tutto cerca di capire Cosa mangiare durante una gita in bicicletta.
Che sia al sacco o in un ristorante stellato, cerca di arrivare a destinazione per l’ora di pranzo, o di percorrere almeno due terzi della tappa prima di mettervi a tavola. Poi i piccoli hanno bisogno di dormire, o di giocare un po’.

Una volta espletate tutte queste funzioni e passate le ore più calde, si può rimontare sulla bici per l’ultimo tratto.

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5. Adattati alle situazioni

È la cosa più importante per passare una bella vacanza in bici con i bambini.
Essere elastici significa controllare gli pneumatici, capire che ci sono delle regole da rispettare in strada e alcune cose da non fare assolutamente. Ma anche capire che è il caso di fermarsi anche se siete a un passo dalla meta, fare l’ennesima sosta pipì, dimenticarti di quella salita che ti piacerebbe tanto affrontare e tante altre cose che creerebbero problemi a tuo figlio.
E in seconda istanza a te, rendendo la vacanza in bici in inferno e allontanandolo dalla passione per i pedali.

Cosa serve per una vacanza in bicicletta

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